Gli attacchi dei droni alle basi aeree russe – lontane dalle linee del fronte nella guerra in Ucraina – potrebbero essere visti da Mosca come il più evidente fallimento della protezione della forza da quando è stata lanciata l’invasione dell’Ucraina alla fine di febbraio, ha affermato il ministero della Difesa britannico.
“Le cause delle esplosioni non sono state confermate. Tuttavia, se la Russia valuta che gli incidenti sono stati attacchi deliberati, probabilmente li considera come alcuni dei fallimenti strategicamente più significativi della protezione della forza dalla sua invasione dell’Ucraina”, ha affermato martedì Ben Wallace, Segretario di Stato per la Difesa britannico, aggiungendo che “la catena di comando russa probabilmente cercherà di identificare e imporre severe sanzioni agli ufficiali russi ritenuti responsabili di aver consentito l’incidente”.
Due basi aeree in Russia sono state attaccate lunedì in incidenti seguiti martedì da un attacco di droni in un impianto petrolifero vicino a un aeroporto a Kursk, situato al confine con l’Ucraina. Gli attacchi dei droni di lunedì sono avvenuti alla base aerea Engels-2 a Saratov, a circa 315 miglia dal territorio ucraino, e alla base aerea Dyagilevo a Ryazan, a circa 285 miglia dal territorio ucraino e a circa 130 miglia da Mosca. Le basi aeree ospitano bombardieri strategici russi.
Tre militari russi sarebbero stati uccisi negli attacchi di lunedì e anche gli aerei sono stati danneggiati, in base a quanto dichiarato da Mosca. L’Ucraina non ha rivendicato la responsabilità, ma la Russia ha accusato Kiev degli attacchi di lunedì.
“Il regime di Kiev, al fine di disabilitare gli aerei russi a lungo raggio, ha tentato di colpire con veicoli aerei a reazione senza equipaggio di fabbricazione sovietica negli aeroporti militari di Dyagilevo, nella regione di Ryazan, e Engels, nella regione di Saratov”, ha affermato il ministero della difesa russo in una dichiarazione riportata da Reuters.
Se ciò fosse vero, sarebbe la prova della totale incapacità del sistema di difesa russo di contrastare attacchi in profondità nel proprio territorio. Lunedì la Russia ha lanciato un’altra raffica di missili contro le infrastrutture energetiche in tutta l’Ucraina.
L’Istituto per lo Studio della Guerra (ISW), che segue il conflitto sin dalle prime fasi, ha riferito che “Le forze ucraine probabilmente hanno cercato di interrompere gli attacchi russi contro le infrastrutture critiche ucraine e dimostrare la capacità dell’Ucraina di prendere di mira le risorse strategiche russe”. L’Ucraina ha ampiamente evitato di colpire obiettivi all’interno della Russia dall’inizio della guerra. Gli attacchi alle basi aeree russe sembrano segnare un nuovo capitolo del conflitto.
Samuel Bendett, un esperto militare del “Center for Naval Analysis”, un think tank di Washington, ha recentemente dichiarato che l’incapacità della Russia di proteggere le sue basi aeree è “sconcertante”, ponendosi l’interrogativo su come sia stato possibile che le difese aeree russe non abbiano rintracciato e identificato questa minaccia così in profondità all’interno del paese.
Mick Ryan, Generale dell’esercito australiano ora in congedo, ha twittato che “Questo attacco a un obiettivo militare nell’interno della Russia causerà costernazione tra un pubblico [ndr. russo] che pensava di essere al sicuro isolato dalla guerra”.
Il Segretario di Stato americano Tony Blinken ha commentato: “Gli Stati Uniti non incoraggiano gli ucraini e non li aiutano a organizzare attacchi contro obiettivi all’interno della Russia; tuttavia, è necessario capire che gli ucraini vivono in condizioni di continua aggressione russa contro il loro paese”. In precedenza, l’addetto stampa del Dipartimento di Stato, Ned Price, aveva fatto ricorso a una formulazione analoga, rispondendo a una domanda sugli attacchi sul territorio russo, sottolineando che al momento non si hanno informazioni circa una assunzione di responsabilità per queste azioni. Il rappresentante del Dipartimento di Stato ha sottolineato, inoltre, che l’obiettivo degli Stati Uniti è aiutare l’Ucraina a proteggere la sua indipendenza, sovranità e integrità territoriale: “Forniamo all’Ucraina tutto ciò di cui ha bisogno per l’uso sul proprio territorio, per potersi proteggere dall’aggressione russa”.