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VLADIMIR PUTIN

Svelati i piani di Putin su Kiev. Falliti

mercoledì, 7 Dicembre 2022
2 minuti di lettura

Il Royal Institute of Defence and Security Studies (RUSI) britannico ha rivelato i dettagli del piano di Mosca per invadere l’Ucraina. Il piano svelato era contenuto in documenti russi apparentemente firmati dallo stesso presidente Putin.

Tutti i dettagli di questo piano sono stati tenuti segreti e solo una piccola cerchia di funzionari e militari russi era a conoscenza dell’intera portata dell’operazione. Anche i vicecapi dei rami delle forze armate della Federazione Russa hanno appreso del piano completo dell’invasione solo pochi giorni prima che iniziasse e le unità tattiche hanno ricevuto ordini immediatamente prima dell’inizio delle ostilità.

Il Cremlino aveva pianificato di occupare completamente l’Ucraina entro dieci giorni e di annetterla formalmente entro agosto di quest’anno. I documenti mostrano che la Russia intendeva sequestrare le centrali elettriche, gli aeroporti, l’approvvigionamento idrico, la Banca centrale e la Verkhovna Rada ucraine, e i servizi speciali russi avevano il compito di liquidare la leadership ucraina. Secondo i documenti, il Cremlino presumeva che i funzionari del governo ucraino “fuggissero o sarebbero stati catturati a seguito di una rapida invasione”.

L’intelligence militare dell’Ucraina ritiene inoltre che la Russia abbia pianificato di utilizzare unità delle forze aviotrasportate della Bielorussia per sequestrare le centrali nucleari di Rivne e Khmelnytsky. Il piano di invasione descritto in dettaglio prevede di sequestrare le centrali nucleari dell’Ucraina con l’obiettivo di dispiegare lì le truppe russe, ottenere il controllo del sistema energetico del paese e ricattare i paesi europei con la minaccia dell’inquinamento da radiazioni.

La Russia ha pianificato di iniziare l’invasione con una “massiccia campagna missilistica e di attacchi aerei” contro le strutture militari ucraine. A quel tempo, Mosca non avrebbe colpito strutture infrastrutturali critiche, come centrali elettriche e ferrovie, poiché erano fondamentali per i suoi piani di occupazione del paese.

I documenti contengono anche un elenco di categorie di civili e militari ucraini per azioni contro di loro. C’erano quattro di queste categorie:

  • Soggetti da uccidere;
  • Persone alle quali si supponeva fossero applicate misure di repressione e intimidazione;
  • Cittadini neutrali che dovrebbero essere incoraggiati a cooperare;
  • Persone, pronte alla cooperazione.

Per la compilazione di liste complete si prevedeva di effettuare una registrazione totale della popolazione con il metodo porta a porta, trattenendo contemporaneamente le “persone sospette” e inviandole ai campi di filtraggio. Mosca ha anche pianificato di costringere i governatori regionali e le autorità locali a cooperare e l’FSB avrebbe potuto arrestare i funzionari locali che si fossero rifiutati di collaborare.

L’ultimo punto a lungo termine del piano era l’invio di insegnanti e funzionari dalla Russia per “rieducare gli ucraini”.

Molti di questi elementi erano già stati rivelati nel corso di questi mesi, ma il dettagliato rapporto redatto dal Royal Institute of Defence and Security Studies ha finalmente fatto chiarezza su quali fossero i reali piani di Putin per l’Ucraina. Solo la coraggiosa resistenza del popolo ucraino ha impedito che tali piani fossero attuati. Spetta ora alla comunità internazionale evitare che questa barbarie prosegua, continuando a fornire il necessario supporto all’Ucraina, senza se e senza ma.

Renato Caputo

Docente universitario di “Diritto Internazionale e normative sulla sicurezza (IUS/13)” nell’ambito del Master universitario di Secondo Livello in Scienze Informative per la Sicurezza presso l’Università degli Studi eCampus di Novedrate (CO)

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