La Russia non è intenzionata ad accettare la condizione posta dal presidente Usa Joe Biden per porre fine al conflitto in Ucraina, che prevede l’evacuazione delle truppe di Mosca dal Paese. Secondo il Cremlino la via preferita per risolvere la situazione in Ucraina è la diplomazia, ma gli Stati Uniti devono riconoscere come territorio della Federazione le regioni ucraine recentemente annesse.
Il presidente russo Vladimir Putin, in una conversazione telefonica con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha definito gli attacchi missilistici russi in Ucraina una risposta forzata e inevitabile agli attacchi provocatori di Kiev contro le infrastrutture civili russe, tra cui il ponte di Crimea e gli impianti energetici. Al telefono con il cancelliere tedesco, il presidente russo ha definito “distruttiva” la linea dei Paesi occidentali in Ucraina accusandoli per le armi fornite all’esercito ucraino. “L’attenzione è stata attirata sulla linea distruttiva degli stati occidentali, compresa la Germania, che hanno potenziato il regime di Kiev con le armi e l’addestramento dell’esercito ucraino”, afferma una nota del Cremlino.
Da parte sua, riferisce Berlino, il cancelliere tedesco ha esortato il presidente russo a ritirare le truppe per consentire una soluzione diplomatica, condannando gli attacchi aerei russi contro le infrastrutture civili in Ucraina e sottolineando la determinazione della Germania nel sostenere l’Ucraina nel garantire la sua capacità di difesa. Scholz ha quindi chiesto a Putin che si trovi il prima possibile una soluzione diplomatica, di cui è parte il ritiro delle truppe russe.