Nella Regione settentrionale del Burkina Faso, sotto il controllo di jihadisti che non fanno arrivare gli aiuti umanitari ai bisognosi, sempre più persone muoiono a causa della fame. “La situazione a Djibo è catastrofica”, ha ribadito a proposito della città Idrissa Badini, portavoce di un gruppo della società civile nella provincia di Soum.
“La fame è a un livello tale che sta iniziando a uccidere bambini e anziani, e soltanto lo scorso mese 15 persone sono morte per inedia nella città, ma ci sono probabilmente più vittime, cioè casi non segnalati”, ha aggiunto.
Secondo l’Onu, decine di località in Burkina Faso scontano le stesse difficoltà registrate a Djibo, con quasi un milione di persone in aree sotto assedio islamista nel nord e nell’est del Paese. La popolazione di Djibo, che ha accolto gli sfollati dalle violenze di matrice jihadista, ha raggiunto i 300 mila abitanti, costretti a fuggire un’altra volta verso la capitale Ouagadougou per il peggioramento della situazione nella città. “Privati di acqua, cibo, medicine e segnale telefonico, molti stanno partendo da Djibo a piedi, nella notte, nella speranza di raggiungere le aree che possono”, ha detto un operatore umanitario in condizioni di anonimato.