Aumenta del 10% il numero degli italiani che faranno le vacanze invernali. A confermarlo sono i dati presentati oggi a Palazzo Bovara da Confturismo-Confcommercio, secondo i quali 18 milioni di persone si concederanno una vacanza nei prossimi tre mesi, in particolare tra Natale e l’Epifania. Il 76% dei vacanzieri resterà nel Belpaese, in particolare tra le montagne del Trentino Alto Adige e della Lombardia, oppure nelle citta’ d’arte toscane. Sette italiani su dieci, indicano i mercatini di Natale come uno degli elementi interessanti della loro vacanza, mentre per due turisti su dieci sono invece l’elemento principale della loro meta. Tra i mercatini di Natale più apprezzati, quelli dell’Atlo Adige, della Campania e della Lombardia.
Un italiano su quattro, tra quelli che faranno una vacanza invernale, sceglierà invece una meta estera, principalmente Spagna, Inghilterra, Austria, Germania e Francia, ma anche scegliendo il caldo dell’Egitto, della Tunisia o delle Maldive, oppure l’attrattivita’ di Stati Uniti, Giappone o Canada.
In totale, gli italiani spenderanno per le vacanze invernali, una media di 1.180 euro a famiglia. Guardando invece all’incoming, nel primo trimestre del 2020 la spesa turistica degli stranieri in Italia superera’ di oltre 1,3 miliardi euro quello degli italiani all’estero. Un surplus al quale contribuiscono soprattutto viaggiatori tedeschi, americani, ciascuno con il 13% del totale, ma anche francesi con il 10% e inglesi con il 9%. Da questo punto di vista l’Italia deve battere la concorrenza di altre destinazioni mediterranee come l’Egitto e la Tunisia, in grande crescita, mentre rallenta dopo anni di ottimi risultati la Spagna.
“Il nostro settore è in salute, così come l’attrattività del Paese, nonostante alcune magre figure fatte dalla nostra politica – ha commentato il presidente di Confturismo Conftrasporto Luca Patanè -. L’Italia ha bisogno di bandiere per andare avanti e una di queste è il turismo”. Tra le principali mete scelte per le vacanze invernali mancano Venezia e Roma. Ma mentre per la prima Patanè dichiara di non essere preoccupato “non penso che la gente non ci vada per paura dell’acqua alta, il rallentamento è solo momentaneo”, per quanto riguarda la capitale è piuttosto duro.
“Roma si è fermata alla Dolcevita di Fellini, da allora le cose non sono migliorate, anzi sono andate peggio – ha spiegato il numero uno di Confturismo -. L’ambiente e l’attrattività della città scende a causa del logoramento delle strutture, del traffico e per la mancanza di investimenti. A Roma serve una nuova storia turistica, altrimenti continuerà a crescere meno di quello che meriterebbe”. (Italpress)