Sia la pandemia che l’insieme delle congiunture negative internazionali non hanno fermato la vivacità dell’export italiano. Un punto di merito per le imprese che sono riuscite a tener testa alle criticità di ogni genere.
I dati dell’Agenzia ICE
A riportare i dati è il report sul commercio estero “L’Italia nell’economia internazionale (2021-2022)” presentato dall’Agenzia ICE, che focalizza l’attenzione sull’aumento delle esportazioni e sui nuovi valori che stanno orientando il settore.
In seguito all’emergenza sanitaria, infatti, la digitalizzazione dei processi ha definitivamente travolto anche il mondo dell’export generando numerosi vantaggi, mentre cresce l’attenzione verso tematiche chiave come la salute e la sostenibilità che oggi rappresentano nuovi valori di consumo.
Il trend di crescita
L’Export Made in Italy, infatti, prosegue il trend di crescita avviato già nel 2021, mostrando tassi di incremento superiori alle altre grandi economie mondiali.
Stando a quanto emerso dal rapporto dell’Agenzia ICE, e – dagli approfondimenti del centro studi Pmi, – già alla fine del 2021 le esportazioni avevano superato del 7,5% i livelli pre-pandemia, mentre nei primi sei mesi del 2022 si è registrata un’ulteriore crescita tendenziale del 22,4%.
Piccole imprese grandi affari
Il report mette anche in evidenza come il 51,2% dell’export italiano sia generato da PMI, una componente fondamentale del tessuto imprenditoriale nazionale e destinataria di numerose iniziative promosse per affermare le eccellenze del Made in Italy nel mondo.
Il modello è la sostenibilità
Puntare sulla sostenibilità significa considerare la promozione di azioni green come parte integrante della mission aziendale, ma anche migliorare la propria reputazione, consolidare i legami con la comunità locale e ottenere vantaggi in termini di tassazione.
Per l’Agenzia ICE, le aziende manifatturiere esportatrici in Italia vantano un livello qualitativo superiore di quasi il 60% a quello delle aziende domestiche, anche per quanto riguarda l’adozione di iniziative di sostenibilità ambientale che sono considerate una forma di innovazione.
Le difficoltà e le sfide future
Per le imprese che vogliono aprirsi ai mercati esteri, tuttavia, lo scenario attuale impone numerose sfide da affrontare, anche a breve termine, legate soprattutto all’inflazione e alla stretta avviata sui mercati monetari, acuita dalle difficoltà di approvvigionamento e dall’aumento del prezzo del gas.
Gli scambi aumenteranno
Focalizzando l’attenzione sulle prospettive di crescita future, invece, il conflitto seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sta avendo effetti evidenti sul commercio internazionale, soprattutto per quanto concerne le importazioni da entrambi i Paesi che rappresentano due importanti fornitori di prodotti energetici e di materie prime. Lo scambio di beni e servizi a livello mondiale, in ogni caso, è destinato ad aumentare in volume del 4,1% nel 2022 e del 3,2% nel 2023.
Potenzialità delle Pmi Italiane
Le imprese italiane hanno l’opportunità e il potenziale per cogliere questo trend in ascesa, tenendo conto che gli incrementi più elevati sono attesi per l’Asia centrale, l’Africa settentrionale, l’Asia orientale, l’America centro-meridionale e il Medio Oriente.
La tecnologia Blockchain
Sostenendo le imprese nelle attività di tracciamento della propria filiera su tecnologia blockchain, Agenzia ICE ha lanciato il progetto TrackIT blockchain dedicato alle PMI dei settori agroalimentare e sul sistema moda, che copre il costo di implementazione, manutenzione, formazione e consulenza specialistica per i primi 18 mesi, per le prime 300 aziende ammesse.
La blockchain diventa così uno strumento innovativo per valorizzare il Made in Italy creando una catena digitale di tutte le informazioni legate a un prodotto e consentendo alle imprese di guadagnare un notevole vantaggio competitivo sui mercati esteri.
“L’obiettivo del progetto è duplice”, spiega Carlo Ferro, Presidente dell’Agenzia ICE, “difesa del brand e contrasto all’Italian Sounding, e marketing della sostenibilità. Infatti, non c’è marketing della sostenibilità se non c’è tracciabilità dell’origine del prodotto. Regole, comunicazione e strumenti per il contrasto all’Italian Sounding: più accordi di libero scambio di nuova generazione, la campagna di Nation branding beIT e ora la tracciabilità su blockchain”. Per aderire al progetto TrackIT blockchain maggiori informazioni sono reperibili sul portale ufficiale di Agenzia ICE.