Dopo oltre un mese dalle elezioni politiche, anche a scuola si vota per gli organi di rappresentanza.
Le differenze tra le elezioni politiche e quelle scolastiche sono evidenti e forse denotano un differente senso di responsabilità. Innanzitutto, differenti sono i toni della campagna elettorale che per le elezioni politiche sono sempre forti e offensivi mentre a scuola sono pacati e di confronto. Ma la differenza più significativa è la partecipazione: tutti gli studenti hanno votato per eleggere i propri rappresentanti di classe. Invece, alle elezioni politiche del 2022 un italiano su tre ha scelto di non partecipare.
I rappresentanti sono espressione di partecipazione democratica della scuola |
L’introduzione degli organi collegiali nella scuola è frutto della riforma del 1974 che ha permesso a studenti e famiglie di partecipare alla gestione della scuola e prendere parte alle decisioni più importanti. |
Gli organi collegiali di rappresentanza garantiscono l’efficacia dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e realizzano il principio della partecipazione democratica alla vita scolastica da parte di docenti, studenti, genitori, personale amministrativo, tecnico e ausiliario. |
Il Rappresentante di Classe
Gli studenti di ogni classe eleggono 2 rappresentanti di Classe che dovranno rappresentare le esigenze della propria classe all’interno del Consiglio di Classe (CdC) e nel Comitato Studentesco. Il Rappresentante di Classe ha diritto di voto all’interno del CdC su tutte le questioni tranne che nelle questioni di valutazione.
I principali compiti del Rappresentante di Classe sono:
- convocare e gestire le Assemblee di Classe che possono essere richieste fino a un’ora al mese durante le ore curriculari;
- curare sia il rapporto tra la classe e i singoli Docenti, sia il rapporto con la Segreteria Scolastica e con il Dirigente Scolastico, per richieste, consegne, autorizzazioni o altro;
- rappresentare la Classe nel Comitato Studentesco, curare il rapporto con i Rappresentanti d’Istituto e assicurare l’informazione e la partecipazione della classe alle attività studentesche;
- occuparsi delle questioni in cui sono coinvolti gli studenti della classe, chiedendo pareri e richieste che riguardano una serie di questioni come:
- la programmazione e la gestione delle lezioni, delle verifiche e del carico di studio;
- i Viaggi d’istruzione;
- la partecipazione ad attività o progetti come gruppo classe.
Gli organi di rappresentanza scolastica
Il consiglio di circolo o di istituto è costituito da rappresentanti del personale docente, del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, dei genitori degli alunni. Il numero di tali rappresentanti dipende da quello della popolazione scolastica. Inoltre, è componente di diritto il direttore didattico o la preside.
All’interno del CdI gli studenti che non abbiano raggiunto la maggiore età non hanno voto deliberativo su alcune questioni.
Possono partecipare al comitato studentesco tutti gli organi di rappresentanza presenti all’interno della scuola. Il suo ruolo principale è garantire la partecipazione nella scuola e creare un collegamento tra i rappresentanti di classe, quelli d’istituto e di consulta. Il comitato nomina uno studente maggiorenne come rappresentante all’interno dell’organo di garanzia della scuola.
I Comitati Studenteschi adottano un regolamento interno ed eleggono un presidente, scelto tra i rappresentanti maggiorenni che fanno parte del comitato. Uno dei compiti principali del Comitato Studentesco è formulare proposte al Consiglio d’Istituto inerenti i principali argomenti.
Nella scuola secondaria superiore, le assemblee studentesche sono la massima espressione di partecipazione democratica degli studenti ai problemi della scuola e più in generale della società in cui vivono gli studenti.
Le assemblee studentesche possono essere di classe, interclassi o di istituto.
I rappresentanti degli studenti nei consigli di classe possono esprimere un comitato studentesco di istituto che può esprimere pareri o formulare proposte direttamente al consiglio di istituto.
Agli studenti è riconosciuto il diritto di richiedere lo svolgimento di una assemblea di istituto ed una di classe al mese. Quella di istituto deve svolgersi alla prima ora di lezione di una giornata, mentre l’assemblea di classe può durare sino a due ore. L’assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l’anno scolastico. Ulteriori assemblee possono essere svolte al di fuori dell’orario delle lezioni e a condizione che vi sia la disponibilità dei locali. Gli studenti possono invitare alle assemblee di istituto personalità ed esperti dei temi e dei problemi indicati dagli studenti. La partecipazione degli esperti esterni deve, tuttavia, essere autorizzata dal consiglio d’istituto.
In alternativa alla convocazione dell’assemblea, gli studenti possono utilizzare le ore destinate alle assemblee per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo. All’assemblea di classe o di istituto possono assistere, oltre al preside od un suo delegato, i docenti che lo desiderino. Vi è però un limite: non si possono svolgere assemblee nel mese conclusivo delle lezioni.
Tipicamente le assemblee d’Istituto servono a:
- Discutere problemi della scuola con tutti gli studenti e ascoltare l’opinione su proposte e pareri da comunicare al Consiglio d’Istituto e Collegio Docenti
- Discutere sull’opportunità di organizzare in ore extracurriculari attività di approfondimento formativo
- Valutare la possibilità di organizzare eventi all’interno della scuola come conferenze e seminari sui temi della partecipazione, con la possibilità di invitare anche ospiti esterni all’Istituto. In questo caso il nome dell’ospite deve essere comunicato in forma scritta al Dirigente Scolastico almeno 15 giorni prima della data definita per l’assembla e deve essere portato all’attenzione anche del Collegio dei Docenti.
Le Assemblee Studentesche prima di adottare un regolamento per il proprio funzionamento ne inviano copia in visione al Consiglio di Istituto.
L’Assemblea di Istituto viene convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco di istituto o su richiesta del 10% degli studenti e la data di convocazione, così come, e l’ordine del giorno dell’assemblea devono essere preventivamente presentati al preside. All’interno delle Assemblee studentesche può essere costituito il comitato studentesco, il cui presidente (eletto dall’assemblea) garantisce l’esercizio democratico dei diritti di tutti i partecipanti.
Resta fermo il potere del Preside di intervenire nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea.
Quali sono i principali Organi collegiali di rappresentanza studentesca? |
Il Testo Unico DL 297/94 definisce quali sono gli organi della rappresentanza studentesca a livello d’istituto e quali funzioni sono attribuite. |
· Consiglio d’Istituto è composto dal Dirigente che ne fa parte di diritto, dai docenti, personale ATA, genitori e nella scuola secondaria di secondo grado dagli studenti, i quali hanno diritto al voto solo se maggiorenni. Il CdI è competente nella gestione economica e delle decisioni d’indirizzo generale dell’istituzione scolastica. Il consiglio d’Istituto approva il Piano triennale dell’offerta formativa, il programma annuale e il conto consuntivo, adotta il regolamento interno dell’istituto e adatta il calendario scolastico alle specifiche esigenze. |
· Consiglio di Classe è l’espressione più diretta degli studenti della scuola secondaria. Il CdC si esprime sui criteri di valutazione della classe e dei provvedimenti disciplinari inferiori ai 15 giorni. Nella sua composizione “tecnica” (denominata “Scrutinio”) ovvero, nei casi in cui non è prevista la presenza della rappresentanza di studenti e genitori, delibera sulla valutazione dei singoli studenti. |
· Nella scuola d’infanzia è previsto il consiglio di intersezione e nella primaria il consiglio di interclasse che hanno competenze in materia di programmazione, valutazione, sperimentazione e di soluzione ai problemi specifici delle singole sezioni o classi. |
Quali sono gli altri Organi collegiali di rappresentanza scolastica? |
Il Testo Unico DL 297/94 definisce quali sono gli organi della rappresentanza studentesca a livello d’istituto e quali funzioni sono attribuite. |
· Collegio Docenti è composto da tutto il personale docente in servizio e dal dirigente scolastico che lo presiede. Il CD cura la programmazione del PTOF (Piano Territoriale dell’Offerta Formativa) e delibera sul contenuto del PTOF. Si occupa, inoltre, di tutta l’attività didattica e formativa della scuola. |
· Organo di Garanzia che delibera sui ricorsi presentati in ambito normativo e disciplinare. |
· Comitato di Valutazione dei Docenti stabilisce i criteri di valutazione dei Docenti. La Legge 107/15 ha inserito nel Comitato di valutazione un rappresentante degli studenti nominato dal Consiglio d’Istituto (non necessariamente deve essere scelto tra i rappresentanti d’istituto) che però non ha diritto di voto. |
· Giunta esecutiva è presieduta dal dirigente scolastico ed è composta dal direttore dei servizi generali e amministrativi, che svolge anche funzioni di segretario, da un docente, un rappresentante del personale amministrativo o tecnico o ausiliario, due genitori, tutti eletti dal consiglio d’Istituto. La giunta ha il compito di proporre al consiglio di istituto il bilancio della scuola e cura l’esecuzione delle delibere. |
· Ci sono gli organi collegiali, centrali e territoriali ai quali partecipano, oltre ai rappresentanti della componente scolastica, anche alcuni soggetti interessati al contesto e alle attività scolastiche: Consiglio Nazionale della pubblica istruzione, dei Consigli regionali dell’istruzione e dei Consigli scolastici locali. |
* Liceale e Speaker radiofonica at New Sound Level 90FM