Costo del denaro che penalizza le piccole imprese e poca chiarezza sugli obiettivi della Banca centrale europea. Sono i dubbi della Confederazione nazionale degli artigiani sul “nuovo consistente rialzo dei tassi di interesse da parte della Bce”.
Quale orientamento della Bce?
La Confederazione si mostra preoccupata circa gli orientamenti della politica monetaria da parte della banca centrale davanti ai vistosi segnali di rallentamento dell’attività economica.
“Non è in discussione il mandato della Bce di perseguire la stabilità dei prezzi, ma è molto probabile che l’aumento del costo del denaro non sarà efficace per far scendere l’inflazione”, sottolinea la Cna, “mentre è una certezza che avrà effetti negativi sulla congiuntura, con un impatto negativo sul costo del denaro, sia per finanziamenti in essere, sia per nuovi finanziamenti da parte di imprese e famiglie in una fase di particolare debolezza economica”.
Niente politica comunicativa
La preoccupazione delle imprese, a giudizio della Cna, deriva anche dalla mancanza di chiarezza sulla strategia della Bce che ha abbandonato la politica comunicativa, metodo “che si è dimostrata molto prezioso in anni recenti, per indirizzare le aspettative e fornire agli operatori un importante strumento conoscitivo sugli obiettivi della politica monetaria”.
Fino a quando saliranno i tassi
Per la Confederazione è il momento di fare chiarezza sui reali obiettivi e risultati della Banca centrale. “Oggi è necessaria”, osserva infine la Confederazione nazionale degli artigiani, “una chiara indicazione su fino a dove saliranno i tassi e per quanto tempo per rendere efficaci le decisioni dell’istituto”.