La portavoce della Commissione europea Anitta Hipper, ha ribadito che l’Unione invita gli Stati membri e tutti gli attori coinvolti nelle operazioni di ricerca e salvataggio dei migranti in difficoltà ad agire in modo rapido e coordinato e a rispettare le leggi pertinenti, garantendo che le persone in mare siano portate in salvo il più rapidamente possibile.
“Le attività di ricerca e salvataggio sono un elemento chiave della gestione integrata delle frontiere europee e hanno un impatto significativo sulle politiche di migrazione e asilo dell’Ue. Il nuovo Patto sulla Migrazione e l’Asilo includeva una proposta per un approccio più coordinato alle questioni di ricerca e salvataggio. Attraverso una raccomandazione specifica (indirizzata agli Stati membri), la Commissione ha istituito un Gruppo di contatto per la ricerca e il salvataggio nel 2021, con l’obiettivo di evitare incidenti in mare, mantenere la sicurezza della navigazione e garantire una gestione efficace della migrazione, nel pieno rispetto del diritto internazionale e dell’Ue”, spiega la portavoce.
“L’obiettivo del Gruppo di contatto per la ricerca e il salvataggio è rafforzare il coordinamento e la cooperazione tra gli Stati membri, gli attori privati e le altre parti interessate nel campo della ricerca e del salvataggio, con particolare attenzione alle operazioni effettuate da imbarcazioni private”, aggiunge Hipper osservando che “la realtà odierna è che le navi private sono impegnate in complesse operazioni di salvataggio, che riguardano un gran numero di persone, anche senza un quadro coordinato né a livello nazionale né a livello europeo”.