L’onda di proteste a seguito della morte di Mahsa Amini, arrestata perché non indossava correttamente il velo, si estende al mondo del lavoro e agli ordini professionali. Lavoratori dei bazar, insegnanti, avvocati, operai di fabbrica e del settore petrolifero sono scesi in sciopero. In alcune città ci sono stati raduni di protesta e tentativi di manifestazione, malgrado le autorità abbiano oscurato internet in diverse zone del Paese. Si tratta di un importante allargamento della protesta per far fronte ad ogni forma di oppressione in Iran.
“Credo sia arrivato il momento di sanzionare le persone responsabili della repressione delle donne iraniane e della violazione dei loro diritti”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, parlando alla Conferenza degli ambasciatori. “Le violenze scioccanti inflitte al popolo iraniano non possono rimanere senza risposta e dobbiamo lavorare insieme sulle sanzioni”, ha aggiunto.