FERRARA (ITALPRESS) – "Anche se sono stato nel mondo del calcio per 30 anni, entrare in un altro spogliatoio con un'altra veste mi faceva venire non dico paura o dubbi ma dei pensieri, perchè è un nuovo ruolo, una nuova vita, è come passare dalle elementari alle medie. Tacopina mi ha parlato di lavorare insieme come presidente e allenatore quando ancora giocavo, ha sempre visto qualcosa in me e spero di ripagarlo". Daniele De Rossi è pronto per la sua nuova avventura, la prima di allenatore, alla Spal. "Mi hanno dato grande fiducia e c'è grande amicizia con Tacopina, c'è stima e gratitudine. Lui è un sognatore e un vincente. Sono onorato di lavorare con lui". Il nome di De Rossi è stato accostato in passato ad altre panchine "ma quando si trattava di darmi le chiavi, in tanti hanno avuto i loro legittimi dubbi. Solo la Spal ha avuto il coraggio misto a follia di chiamarmi e sono felicissimo di essere qui". De Rossi sa che è "sempre complicato fare l'allenatore e ancora di più farlo in corsa, ma se hai accanto le persone giuste e dietro la società giusta, non mi mette paura nulla". Per quanto riguarda la squadra, "parto da zero, non ho gerarchie. Posso però dire che Esposito, visto in Nazionale, mi e' subito balzato agli occhi. Mancini ha visto in lui qualcosa di importante. Se fossi andato in un'altra squadra avrei preso Esposito". E a proposito del ct, con cui ha collaborato in Nazionale negli ultimi anni, "anche Mancini mi ha mandato un messaggio. In cuor suo sperava che andassi in un'altra squadra – il possibile riferimento alla Sampdoria – ma è molto contento". Con De Rossi alla guida della Spal, inoltre, arriva un altro campione del mondo 2006 in serie B dopo Cannavaro (Benevento), Grosso (Frosinone) e Inzaghi (Reggina), senza dimenticare Buffon che però gioca ancora a Parma. "Avevamo un grande maestro che ci ha trasmesso il suo amore per la panchina e il vivere lo spogliatoio come sapeva fare lui", il riferimento a Lippi ma l'ex centrocampista sa che in giro "trovi anche tecnici che non hanno mai giocato neanche in C e offrono di più, quindi va bene, tutto bello, ma dobbiamo dimostrare qualcosa di concreto perchè altrimenti sarà facile dimenticare in fretta la carriera da calciatore. La gente valuterà prestazioni e risultati, adagiarsi troppo sul fatto di essere stati giocatori importanti non sarebbe un bene, soprattutto per me che sono all'esordio". – foto Italpress – (ITALPRESS). glb/red 12-Ott-22 18:13