Sono 8 milioni i lavoratori di aziende da 1 a 9 dipendenti oggi esclusi dalla previdenza complementare. Su questo tema che ha per le piccole imprese e Associazioni di categoria una particolare rilevanza di è tenuto a Bari il XVI un approfondimento a più voci organizzato da Itinerari Previdenziali. Il tema “Torna l’inflazione e inizia il tapering monetario: quali conseguenze per i patrimoni istituzionali?”, ha avuto una certa risonanza in particolare l’obiettivo è creare un nuovo welfare adeguato alle necessità delle piccole imprese, sia maestranze che datori di lavoro.
Un welfare complentare
La quarta sessione dei lavori, sono stati moderati dal professor Alberto Brambilla, Presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, che è intervenuto, in qualità di Presidente di Welfare Insieme, il Segretario di Anap Confartigianato Persone Fabio Menicacci che si è confrontato con i rappresentanti delle parti sociali su “Invecchiamento e bassa crescita: la necessità di un moderno Welfare complementare”.
Menicacci ha sottolineato che “oggi, purtroppo, circa 8 milioni di lavoratori di aziende da 1 a 9 dipendenti sono esclusi dalla previdenza complementare poiché le attuali norme non aiutano l’artigianato e la
piccola e micro impresa a sottoscrivere questa forma di copertura”, spiega il segretario di Anap Confartigianato Persone, “Così come sono esclusi tutti i titolari di impresa artigiana”.
Formule assicurative e anziani
Nel corso del dibattito è stato sottolineato il grande ruolo che può essere svolto dal welfare aziendale o territoriale e dalla bilateralità affinchè possa essere sviluppata la previdenza complementare.
In tema di sanità obbligatoria e integrativa, Menicacci ha ricordato che purtroppo nulla si sta facendo per la copertura del long term care, vale a dire le formule assicurative contro il rischio di perdita dell’autosufficienza. Ha poi rimarcato che in questi giorni il Patto per la non autosufficienza (di cui Anap Confartigianato Persone fa parte fin dalla costituzione) ha inviato al Governo la sollecitazione ad approvare
il testo del Disegno di Legge Delega per la riforma nazionale dell’assistenza agli anziani non autosufficienti che dopo due lunghi anni di lavoro è stato sottoposto all’Esecutivo.
L’impegno del Governo
Nelle conclusioni del confronto, è intervenuto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministro Roberto Garofoli il quale ha rassicurato che il testo del Ddl Delega sulla non autosufficienza verrà approvato dall’attuale Governo prima dell’insediamento del nuovo Esecutivo affinche possa essere discusso nella nuova legislatura senza disperdere il lavoro svolto finora.