Ancora preoccupazioni per la tenuta dei consumi e per riflesso quella della piccole imprese del commercio. La situazione a giudizio della Confesercenti diventa critica per molte imprese che devono far fronte a due emergenze, il caro energia e l’inflazione. Al momento, osserva la Confederazione, si può confidare solo in una rateizzazione delle bollette come prevista dal Governo.
L’inflazione record
La prima minaccia scrive la Confesercenti arriva da una “Inflazione record”. “I dati Istat definitivi per il mese di agosto sono in linea con quelli anticipati nelle settimane scorse: l’incremento dei prezzi su base annua rimane al +8,4%, un livello che, ci ricorda lo stesso Istituto di statistica , non si vedeva nel nostro Paese da oltre 30 anni”, calcola la Confederazione.
Il traino degli energetici
Una cavalcata trainata dai prezzi degli energetici, la cui corsa sta avendo un forte impatto anche sui costi delle materie prime. “Una pressione fortissima sui bilanci delle famiglie, stretti tra incrementi percentuali delle bollette a tre cifre e la necessità di compensare riducendo le altre voci di spesa”, evidenzia la Confesercenti, “E una vera tragedia per le imprese, che si trovano non solo a dover sostenere un incremento continuo e rapidissimo dei costi, ma pure a fronteggiare, allo stesso tempo, l’inevitabile rallentamento dei consumi.
Per evitare una nuova ondata di cessazioni di attività, con la conseguente perdita dei posti di lavoro, servono altri, urgenti, interventi di sostegno”.
Tasso zero, bene il Governo
“Bene, dunque, che il Consiglio dei ministri abbia accolto all’ordine del giorno la nostra proposta di mettere a disposizione delle imprese finanziamenti a tasso zero”, sottolinea la Confesercenti, “garantiti dal Medio Credito Centrale, con rateizzazioni a 5 anni, per pagare le bollette. In questo modo basterebbero 6 miliardi di euro, poco più di un miliardo l’anno, per garantire fino a 35 miliardi di prestiti senza interessi per oltre un milione di attività economiche”.