L’11 e il 12 dicembre presso il Pontificio Istituto “Notre Dame” di Gerusalemme, dalle 9 alle 19, si terrà il convegno internazionale “Le nuove sfide antropologiche: tra memoria e visione del futuro”, organizzato nell’ambito delle attività di Formazione Integrale dell’Università Europea di Roma. Sono tante le sfide antropologiche del terzo millennio, frutto degli sviluppi scientifici e tecnologici: dall’intelligenza artificiale alla bioetica, dal dialogo interculturale al rapporto con l’ambiente.
Di qui l’idea del simposio tra i cui relatori figura anche il professor Alberto García, Direttore della Cattedra Unesco in Bioetica e Diritti Umani, stabilita nell’Università Europea di Roma e nell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
Di questi ed altri temi abbiamo parlato con Padre Gonzalo Monzón (Lc), Direttore dell’Ufficio Formazione Integrale del prestigioso ateneo internazionale.
Padre Gonzalo, come mai è stata Gerusalemme per riflettere su questi temi?
“La scelta Gerusalemme come sede del convegno si deve al fatto che si tratta di una città universale, simbolo di incontro tra differenti religioni e culture”.
In che modo è stato articolato l’incontro?
“I relatori affronteranno i vari temi da una prospettiva interdisciplinare: scientifica, filosofica, giuridica, storica, economica e teologica. Lo spirito che caratterizzerà il convegno sarà quello del dialogo, dell’ascolto e dell’accoglienza dei vari punti di vista, per cercare di tracciare un’immagine della realtà contemporanea in relazione alle nuove sfide etiche e antropologiche”.