0
Children of various races holding a loaf of bread in a conceptual image.

2022: il peggior anno per la fame nel mondo

230 milioni di persone in emergenza alimentare
mercoledì, 14 Settembre 2022
1 minuto di lettura

Secondo l’Istituto Internazionale di Ricerca sulla Politica Alimentare, il 2022 si prospetta come un anno di crisi nutrizionale senza precedenti. Medici Senza Frontiere, che dal 1971 porta cure mediche e assistenza umanitaria nelle aree più colpite dalle emergenze, lancia l’allarme perché, dopo anni di progressi, anche se lenti, per mettere fine alla malnutrizione, stiamo tornando indietro.

Il cambio di rotta è iniziato con l’arrivo del Coronavirus. La pandemia globale ha peggiorato la situazione economica globale, ha colpito tutti i Paesi, infliggendo, però, i danni maggiori a quelli già in difficoltà. A questo si è aggiunta la guerra in Ucraina, uno dei principali fornitori di grano del mondo, tra le cause della grave insicurezza alimentare. Inoltre, le sanzioni economiche alla Russia hanno aumentato il prezzo di fertilizzanti, petrolio e gas, rendendo più costoso produrre cibo. Sommate tutte queste straordinarie circostanze, si prevede che entro la fine dell’anno 230 milioni di persona si troveranno in emergenza, ma al momento ci sono le risorse per aiutare solo 150 milioni di loro.

Allarme Nigeria: 100.000 bambini in ospedale per mancanza di cibo

In particolare, Medici Senza Frontiere fa sapere che nel Nord-Ovest della Nigeria è in corso una grave crisi nutrizionale, “un’emergenza in crescita ma ampiamente ignorata che sta minacciando la vita di decine di migliaia di bambini”. “Ci stiamo preparando a curare fino a 100.000 bambini malnutriti nel solo stato di Katsina e abbiamo anche ampliato la nostra risposta negli stati di Kebbi, Sokoto, Zamfara e Kano”, ha detto Michel-Olivier Lacharite, capo dell’intervento di emergenza di Msf. “Il periodo di magra del raccolto è iniziato, ma dobbiamo ancora arrivare al picco dei casi di malaria, che peggiorerebbe ancora di più le condizioni di salute e lo stato nutrizionale dei bambini”. Da una indagine condotta dall’equipe dell’organizzazione umanitaria condotto a giugno su oltre 36.000 bambini con meno di cinque anni, è risultato che più della metà dei bambini è malnutrita e quasi un quarto è gravemente malnutrito con necessità di cure urgenti.

Dimenticata dall’agenda ONU

Secondo la rivista specializzata “Africa”, “il ritardo nel garantire assistenza umanitaria nella Nigeria nord-occidentale è dovuto in parte al fatto che le Nazioni Unite non hanno incluso la regione nel loro piano di risposta umanitaria per l’anno in corso, concentrandosi invece, principalmente sulla situazione critica del nord-est. Di conseguenza, nonostante i bisogni siano ben noti, molte organizzazioni hanno difficoltà a dare seguito agli interventi sul campo e a garantire i finanziamenti necessari per assicurare un supporto salvavita nella Nigeria nord-occidentale.

Cristina Calzecchi Onesti

Giornalista ed esperta di comunicazione aziendale. Dopo esperienze in tutta la comunicazione, dagli uffici stampa alle Relazioni esterne, ai Rapporti istituzionali, per quasi dieci è stata assistente parlamentare, portavoce e spin doctor alla Camera e al Senato. Da sempre si occupa di politica, sociale, diritti civili e ambiente.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

Sindacati: al G7 Draghi parli di precarietà e disuguaglianze

Lotta alla precarietà e alle disuguaglianze per ridare forza allo…

Giornata Mondiale Biodiversità: da Enea il “Manifesto” per promuovere la “transizione agroecologica”

In occasione dell’odierna Giornata mondiale della biodiversità, dedicata quest’anno al…