“Noi oggi abbiamo forme di decontribuzione anche per forme di lavoro precario, invece le risorse vanno tutte orientate a favore della stabilizzazione. Bisogna anche disboscare le forme contrattuali che in qualche modo danno tipi di lavoro eccessivamente frammentato, quindi da questo punto di vista bisogna cercare di costruire percorsi che stabilizzino quanto più possibile. Una chiave fondamentale è utilizzare molto l’apprendistato e eliminare alcuni tipi di contratto, tipo quello a chiamata, che costringono il giovane a forme di lavoro discontinuo”. Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a Rtl 102.5. Come si collocano i voucher in questo discorso? “I voucher – spiega – sono stati una forma di precarizzazione estrema del lavoro perché sono stati usati spesso per coprire il nero, si teneva il voucher nel cassetto e quando arrivava l’ispezione lo si compilava. I voucher oggettivamente non hanno funzionato”.
Quanto al programma del Pd e gli stage, Orlando sottolinea come “ho introdotto una norma nella legge di bilancio che prevede che gli stage abbiano una particolare distanza dal mercato del lavoro e basse competenze. Intanto si possono attuare queste norme.
Esiste un’altra forma che è l’apprendistato, che fa sì che una persona incominci ad avere uno stipendio quando arriva e, se supera la fase di prova particolarmente lunga, costruisce le competenze, viene stabilizzato e se questo percorso non si realizza lo si può rendere anche meno costoso e questa persona non viene assunta. Il tema fondamentale è evitare che queste forme di utilizzo della formazione coprano in verità del lavoro non retribuito, una questione che va affrontata e il programma del PD
lo fa”, conclude. (ITALPRESS)