lunedì, 16 Dicembre, 2024
Politica

5.558 candidati per 600 posti in Parlamento

Entro il 15 Ottobre inizierà la diciannovesima legislatura con il nuovo Parlamento per la prima volta formato da 600 eletti. I candidati sono 5.558, distribuiti nei 19 simboli che troveremo impressi sulle due schede elettorali, rispettivamente per il Senato della Repubblica e per la Camera dei deputati.

75 i contrassegni – ammessi dal Viminale – che rappresentano i partiti o i gruppi politici organizzati, su 101 presentati. Ad alcuni potrebbero sembrare molti, mentre ad altri anche pochi. A sostegno di tale seconda tesi vi è la principale massima espressione della democrazia parlamentare che riceve la sua forza dal dettato dell’articolo 49 della Costituzione, non ponendo alcun limite. 

Infatti, afferma che: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”.

Meno appaganti sono le logiche che non hanno trovato ampia trasparenza nella gestione della vita interna dei partiti, come è avvenuto, invece, per l’organizzazione sindacale, a cui è imposto un ordinamento interno a base democratica. (Art. 39 Cost.).

Non a caso i sindacati… ”Possono stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria…”. Il lavoro, infatti, costituisce il fondamento sul quale poggia la nostra Repubblica democratica, di cui al primo articolo della Costituzione.

Come è noto, l’ordine dei contrassegni sulle schede elettorali è stato stabilito tramite sorteggio effettuato da ogni Ufficio centrale circoscrizionale per la Camera dei deputati e da ogni ufficio elettorale regionale per il Senato della Repubblica, alla presenza dei delegati di lista.   

I partiti in competizione, tra vecchi e nuovi sono proprio tanti per cui c’è l’imbarazzo della scelta, specie per chi non ha uno specifico ideale. Importante è esercitare il “dovere civico” del voto invocato dall’articolo 48 della Costituzione, in modo che ciascuno elettore contribuisca a designare il rappresentante della Nazione, benché esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato (art. 67 Cost.). 

Una migliore legge elettorale ed alcuni ritocchi alla Costituzione che ne consentano una maggiore  efficacia ed efficienza dei suoi principi ed obiettivi, per una serena, dignitosa e pacifica convivenza, è l’auspicio di tutti i cittadini.

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