Troppe chiacchiere ora servono i fatti. L’invito perentorio arriva dal leader della Cgil, Maurizio Landini, che sollecita scelte vere e non slogan e promesse elettorali. “Con l’inflazione che, secondo le stime
preliminari dell’Istat, balza ad agosto all’8,4% su base annua, le chiacchiere non servono”. Critica il segretario generale della Cgil.
Il sistema non reggerà
Per Landini l’Italia delle imprese e delle famiglie non “reggerà”. La critica dell’esponente sindacale si estende non solo ai partiti alle prese con la campagna elettorale, ma anche al Governo.
“Il decreto aiuti bis mette risorse inadeguate per i lavoratori e i pensionati”, sottolinea Landini, “c’è bisogno subito di un intervento urgente per tutelare salari e pensioni già impoveriti”.
Inflazione e guerra
Per il segretario generale della Cgil i nodi che stringono i lavoratori sono diversi e tra questi la guerra.
“A questo quadro”, aggiunge il leader della Cgil, “vanno aggiunti gli effetti economici e sociali della crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina, che stanno già adesso determinando enormi difficoltà per il sistema produttivo e quindi per il lavoro e l’occupazione, oltre che per le persone”.
Extra profitti da tassare
“E’ un momento straordinario”, osserva Landini, “e bisogna rispondere con strumenti straordinari, esattamente come abbiamo fatto durante la pandemia e come chiediamo da mesi al Governo”. Per il segretario della Cgil, “Le risorse ci sono e vanno ridistribuite, a partire dagli extraprofitti. Far prevalere la logica del profitto a scapito delle persone”, conclude Landini, “sarebbe una doppia ingiustizia oltre che uno schiaffo a chi si trova in difficoltà. Tutelare e proteggere l’occupazione e i redditi non è una scelta ma una necessità”.