sabato, 16 Novembre, 2024
Attualità

A Mosca è già “inverno”

Mentre a Praga, al vertice informale dei Ministri degli Esteri dell’Unione europea, è stata decisa la sospensione degli accordi di facilitazione dei visti europei con Russia e Bielorussia che hanno semplificato la procedura di rilascio dei visti Schengen, il Cremlino, attraverso le sue ambasciate, diffonde su Twitter un video promozionale con cui elenca i motivi per i quali trasferirsi in Russia: belle donne, vodka, ottima cucina, gas a prezzo basso e molto altro.

Lo spot, che potrebbe essere facilmente liquidato come l’ennesima provocazione russa in risposta alle sanzioni adottate per cercare di fermare il conflitto in Ucraina, è in realtà emblematico del “gelo” che è calato sui cuori della dirigenza moscovita. Per gli autori del video promozionale commissionato dal Cremlino, tutto si riduce alla promozione di un nuovo materialismo. Emblematica la frase di chiusura dello spot: “È arrivato il momento di trasferirsi in Russia, perché l’inverno sta arrivando”.

Triste constatare che purtroppo il “freddo inverno” sia già calato metaforicamente sulla Russia dallo scorso 24 febbraio, quando Putin ha deciso di attaccare senza alcuna provocazione l’Ucraina. Con l’inizio del conflitto è andato in frantumi il sogno che gli europei dell’est e dell’ovest avevano coltivato: un’Europa senza guerre. In tanti, dopo la caduta del Muro di Berlino, avevano creduto che la contrapposizione tra Est ed Ovest fosse relegata ai libri di storia.

La notizia della morte di Mikhail Gorbaciov, semmai fosse possibile, ha reso ancora più cupo il momento che stiamo vivendo. La Russia è da ieri un luogo ancora più “freddo”. Purtroppo, in questi ultimi anni, Gorbaciov ha avuto il tempo di vedere “Il lavoro della sua vita” completamente distrutto da Putin.

Tanto ad Ovest quanto ad Est, molti hanno nutrito profondo rispetto per Gorbaciov, un pragmatico costruttore di Pace. Un uomo che amava il suo Paese più di quanto abbia fatto il Partito di cui era stato l’ultimo segretario, il PCUS. Un uomo coraggioso, al punto di tentare di correggere gli errori del passato e impostare un nuovo corso per il suo Paese e per il mondo. Ammirevole anche il suo grande amore per la moglie, che continuava ad amare, anche molto tempo dopo la sua morte.

Due citazioni riassumono perfettamente la natura di Mikhail Gorbaciov. La prima, riferita alla moglie, rende molto bene la figura dell’uomo privato: “Un giorno ci siamo presi per mano e siamo andati a fare una passeggiata la sera. E abbiamo camminato così per tutta la vita”. Mentre la seconda, ci restituisce Gorbaciov – uomo pubblico: “Da giovane, ho davvero preso a cuore gli ideali comunisti. Un’anima giovane non può certamente rifiutare cose come la giustizia e l’uguaglianza. C’erano gli obiettivi proclamati dai comunisti. Ma in realtà, quel terribile esperimento comunista ha portato alla repressione della dignità umana. La violenza è stata usata per imporre quel modello alla società. In nome del comunismo, abbiamo abbandonato i valori umani fondamentali. Così, quando sono salito al potere in Russia, ho iniziato a ripristinare quei valori: valori di “apertura” e “libertà”.

La Russia di oggi, che vive l’inverno più duro, quello dei “valori umani fondamentali”, avrebbe davvero bisogno di un altro Gorbaciov in questo momento.

Do svidaniya, Signor Gorbaciov!

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