domenica, 24 Novembre, 2024
Politica

Campagna elettorale, inizia il confronto. Il Centrodestra propone una stagione di riforme

Dopo un mese di schermaglie e mentre si addensano nubi sull'economia a causa dell'aumento dei costi dell'energia

Meloni: “Imprese, lavoro e meno fisco così cambio l’Italia”. Il Pd: cinque punti contro la crisi. Terzo polo: “Produttività e crescita”. Nel Paese divari da colmare con occupazione e salari migliori. E nel risparmio una nota di fiducia per il futuro.

La campagna elettorale prende il via in uno scenario economico difficile che domina riflessioni e proposte. Il Centrodestra nell’avvertire l’attenzione crescente degli elettori ha idee innovative su fisco, lavoro e sviluppo. In particolare la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ha acceso più di un faro sui temi economici. Ha spiegato ciò che realizzerà in caso di vittoria delle elezioni e, come ha puntualizzato, se avrà i consensi a sufficienza chiederà il ruolo presidente del Consiglio.

Meloni: così creo lavoro e sviluppo

“Lo Stato non crea ricchezza e posti di lavoro, sono le imprese e i lavoratori a farlo”, fa presente  la leader di Fratelli d’Italia, “Quello che lo Stato può fare, però, è stabilire regole che favoriscano chi crea quella ricchezza e quei posti di lavoro. Riducendo il cuneo fiscale, cioè la differenza tra quanto costa un lavoratore al datore di lavoro e quanto concretamente arriva in busta paga. Si può fare, facendo pagare a determinate condizioni allo Stato una parte dei contributi previdenziali che oggi sono a carico dell’impresa e del lavoratore”. Però non basta, commenta Giorgia Meloni, “pensa che a questo vada aggiunto un sistema fiscale che premi le imprese che creano posti di lavoro secondo il principio del ‘chi più assume, meno tasse paga‘“.

La ricetta del Pd

La risposta del Pd alle proposte del Centrodestra e della Meloni invece puntano sul “salario minimo obbligatorio per le professioni che oggi non prevedono accordi collettivi, la parità salariale tra uomini e donne. Il taglio alle tasse sul lavoro per dare un mese di stipendio in più ai lavoratori. Inoltre zero contributi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani fino a 35 anni”

Il piano del Terzo polo

Calenda-Renzi con il loro terzo polo hanno articolato una proposta in venti punti. Tra le indicazioni, produttività e crescita, il Mezzogiorno, Energia e ambiente, Lavoro, Fisco, Giustizia, Sanità, Scuola, Università e ricerca, Diritti e pari opportunità, Giovani, Welfare e terzo settore, Pubblica amministrazione, Innovazione, digitale e space economy,

Sociale e lavoro, nodi da risolvere

Quelle degli schieramenti sono proposte equilibrate. Ma nel Centrodestra si ha una maggiore consapevolezza che per far uscire dalla povertà le 1,9 milioni di famiglie (7,5%) e 5,6 milioni di persone (9,4%), tra cui 1,4 milioni di minori (14,2%), bisogna mettere in campo politiche sociali con meno bonus e aiuti a pioggia, – il caso del Reddito di cittadinanza con 20 miliardi spesi in tre anni – , dimostra che non bisognare fare gli stessi errori. Lo spazio per costruire nuove politiche di lavoro con salari che diano soddisfazione al personale, che ricrei quel mix di impegno competenza e carriere, che hanno permesso l’Italia del boom è possibile. C’è anche una parte del Paese che ha possibilità di investire i risparmi in modo produttivo. Sarà necessario offrire le occasioni giuste.

Non tutto va male

L’Italia ha, infatti, ancora una visione del risparmio. È quello che fanno i cittadini che possono confidare su maggiori risorse economiche.
La ricchezza finanziaria di parte degli italiani, infatti, a fine 2021, supera quota 5.256 miliardi di euro. È cresciuta di quasi 1.700 miliardi (+50%) nell’ultimo decennio. Sono dati positivi che emergono da una ricerca della Fabi, il sindacato autonomo dei bancari, che in una nota evidenzia “la liquidità resta la forma preferita di allocazione del risparmio”. Il contante, spiegano gli analisti finanziari, è cresciuto di 509 miliardi (+45%) a quota 1.629 miliardi, con la percentuale di denaro lasciato su conti correnti e depositi stabile al 31% del totale delle masse. Crescono le polizze assicurative (+78% a 1.213 miliardi miliardi), che coprono il 23% dei risparmi complessivi.

Stagione di riforme per l’Italia

Se il Centrodestra convincerà gli elettori e Giorgia Meloni come ha sottolineato in caso di vittoria chiederà legittimamente di essere la prima donna italiana premier, allora per l’Italia si aprirà una nuova stagione riformista. Sappiamo che il momento non è facile, i partiti dovranno presentare programmi concreti e attuabili. Ma l’Italia ha forze, risorse, capacità e personalità capaci di ridare il ruolo di leadership al Paese. In economia così come nel sociale dove possiamo vantare una lunga tradizione di garanzie e tutele.

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