Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha lanciato l’allarme per il caro gas con i prezzi arrivati alle stelle che stanno mettendo in ginocchio le imprese.
“Finora le imprese italiane sono state abbastanza capaci e flessibili da difendersi meglio di altre, per esempio colmando i vuoti lasciati dalla Cina in lockdown. Ma ora nell’industria abbiamo casi di bollette decuplicate, non possiamo reggere. Solo nei primi sette mesi del 2022 la cassa integrazione straordinaria è salita del 45% rispetto a un anno fa e non abbiamo ancora visto il peggio: in autunno arriveranno nuovi rincari energetici, mentre l’inflazione dei mesi scorsi sulle materie prime continuerà a scaricarsi sui prezzi al consumo”.
“Ci saranno seri problemi su redditi e potere d’acquisto delle famiglie. Il grido di dolore delle imprese fin qui è stato un po’ ignorato, ma ora c’è urgenza di nuovi interventi”, ha detto Bonomi, ricordando come non si può attendere che si formi il nuovo governo dopo le elezioni del prossimo 25 settembre.
“I partiti pensano alla campagna elettorale, che è su altri temi. Di fronte a questa emergenza nazionale, penso che Quirinale e Palazzo Chigi dovrebbero chiedere ai partiti uno sforzo immediato per varare nuove misure. Inizia tra pochissimo il nuovo anno termico ma, alle imprese che vogliono programmare i costi provando a cambiare i contratti, i fornitori chiedono fideiussioni” dice Bonomi. “I partiti devono essere responsabili, ma il governo deve agire. Se ci fosse un terremoto, un governo dimissionario interverrebbe o no? Be’, oggi c’è un terremoto economico e non sarebbe comprensibile se il governo non reagisse. Aspettare il prossimo ci farebbe perdere due mesi e non possiamo permettercelo” conclude.