Crescita e innovazione? Il capitale umano la chiave del futuro. A sottolineare un aspetto cruciale delle relazioni tra sindacato e imprese, è il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra, presente al Meeting di Cl a Rimini.
Aziende senza personale
“Non potrà esserci crescita senza innovazione. Ma non potrà esserci innovazione senza formazione”, sottolinea Sbarra, “C’è un salto culturale da fare sulla formazione, che deve diventare un diritto/dovere soggettivo, ma anche il perno intorno a cui sviluppare politiche istituzionali e contrattuali che riguardano la riqualificazione delle professionalità e una moderna idea di partecipazione. Bisogna capire che occorre investire sui lavoratori, con percorsi di apprendimento continui e che coinvolgano tutti”, sostiene Sbarra, “occupati, disoccupati, cassintegrati, per sviluppare le competenze di base e quelle specialistiche, con uno sforzo particolare su quelle digitali. Non è possibile che mentre la disoccupazione resta altissima, vi siano centinaia di migliaia di posti di fascia medio-alta che restano vacanti e che tante aziende disposte ad investire in innovazione e nuove tecnologie fatichino a trovare persone con qualifiche adeguate”.
Sussidi ok ma serve lavoro
Per il numero uno della Cisl “occorrerà migliorare il reddito di cittadinanza, che ha erogato sussidi di povertà ma ha fallito sul versante della riqualificazione e dell’incrocio domanda-offerta. Vanno costruiti sistemi territoriali che facciano incontrare domanda e offerta”, propone il leader Cisl, “mettendo in osmosi aziende, scuole, centri di formazione accreditati, ITS e università. Il baricentro delle tutele va spostato dal posto di lavoro alla persona, con una rete pubblica e sussidiaria che consenta di affrontare tutte le transizioni lavoro-lavoro e scuola-lavoro. È questo il nucleo di un nuovo Statuto della Persona nel mercato del lavoro su cui oggi vorremmo sentire parlare la politica”.
Salario minimo? Può illudere
Il salario minimo per legge non risolve il problema delle basse retribuzioni e chi lo persegue “semina solo illusioni“, ha evidenziato Sbarra intervenendo al talk introdotto dal presidente Fondazione Welfare Ambrosiano, Dipartimento Lavoro Fondazione per la Sussidiarietà, Massimo Ferlini, “Una passione per il lavoro” cui hanno partecipato anche Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato Philip
Morris Italia; Andrea Orlando, Ministro del Lavoro e delle politiche sociali; Monica Poggio, Amministratore Delegato di Bayer Italia; Luca Ruini, Presidente Conai.
Alzare stipendi e pensioni
“Il vero problema”, ha proseguito il Segretario della Cisl, “è che l’Italia deve operare un vero salto di qualità. C’è una questione salariale, dobbiamo alzare gli stipendi e anche il valore delle pensioni. È un tema legato al fatto che il Paese non cresce e non c’è produttività. Bisogna ridurre le tasse sul lavoro per recuperare retribuzione netta in busta paga e rilanciare il confronto per una nuova stagione di relazioni sindacali fondato sul modello partecipativo”.
“Bisogna negoziare un vero patto per il lavoro. Lo abbiamo fatto, non riuscendoci, con il Governo in carica. Ma penso che questo debba essere per le parti sociali l’asse centrale, prioritario, nel confronto e nel dialogo con il futuro Governo: creare le condizioni per un vero patto sociale per la crescita e lo sviluppo che metta a significato i temi del lavoro, della formazione e delle competenze. È qui la vera grande sfida che abbiamo: tutelare il lavoro, dare dignità alla persona”.
Autunno incerto e difficile
“La crescita economica di questi ultimi mesi rischia di essere vanificata e bruciata da un autunno rovente”, osserva il leader della Cis, “Pesano sui redditi di lavoro dipendente e sulle pensioni le impennate dei costi energetici e alimentari. A cominciare già dall’attuale governo, in carica per gli affari correnti, si deve affrontare questa grande emergenza”. “Dobbiamo difendere i lavoratori dipendenti, i pensionati e le famiglie e anche le imprese”, conclude Sbarra, “la regola, in linea con i decreti adottati dal governo Draghi, rafforzare il taglio del cuneo fiscale, rivalutare le pensioni, dare sostegni con una nuova politica dei redditi”.