La conclusione del lungo percorso del PNRR è ancora lontana e i 100 obiettivi per il 2022 saranno raggiungibili solo con il massimo impegno da parte di tutte le istituzioni, nazionali, regionali e locali. “La situazione del Programma GOL per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro previsto da PNRR, che seguo da vicino, è abbastanza emblematica ed esemplificativa della situazione generale. Ha degli obiettivi ambiziosi, che prevedono, tra l’altro, di arrivare ad intermediare 600.000 persone entro la fine del 2022 coinvolgendone 160.000 in attività di formazione e 60.000 nel rafforzamento delle competenze digitali. Tutto questo però si scontra con le difficoltà endemiche delle Regioni italiane, incapaci anche solo di assumere personale con risorse già stanziate da oltre tre anni”. È quanto afferma Rossella Accoto, Sottosegretaria al Lavoro e alle Politiche Sociali.
“Delle 11.535 assunzioni previste nel 2019 ne sono state completate meno di 4.000 – prosegue Accoto – Non sono invenzioni, ma è la stessa Corte dei conti a certificare questa lentezza e difficoltà di spesa degli enti regionali. Forse per certi amministratori è più importante la polemica politica contro il Reddito di Cittadinanza rispetto al buon funzionamento dei Centri per L’impiego. Purtroppo, la realtà è che entro dicembre dobbiamo ancora concludere 55 obiettivi del Pnrr e non possiamo permetterci rallentamenti perché la terza tranche di aiuti da 19 miliardi dipenderà da questo. Il Presidente Conte ha fatto tanto per il Paese, concordando un aiuto economico per uscire dalla crisi mai visto nella storia della nostra Repubblica e comparabile solo al Piano Marshall del dopoguerra”.
