L’Italia vanta il maggior numero di siti registrati nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco, ben 58. L’elezione del Bel Paese lo scorso anno, dopo vent’anni di assenza, al Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco è un riconoscimento della convinta azione a tutela del patrimonio culturale anche nei Paesi più fragili.
“L’Italia è in grado di offrire capacità, esperienza, tecnologie innovative apprezzate a livello globale, e dunque il nostro ritorno nel Comitato è anche una responsabilità che ci sprona a impegnarci per incoraggiare modalità innovative e sostenibili di gestione, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale in tutto il mondo.”
Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel corso del suo intervento alla conferenza dei direttori e delle direttrici degli Istituti Italiani di Cultura al Teatro San Carlo di Napoli. “Questo vale anche nelle situazioni di crisi, conflitto o catastrofi naturali, come dimostra la creazione, fortemente sponsorizzata dall’Italia, della task force ‘Unite4Heritage’, i cosiddetti ‘Caschi Blu della Cultura’ cui partecipano i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale ed esperti civili”, conclude.