In un briefing mercoledì per la stampa locale e estera, le Forze di Difesa israeliane hanno documentato la sistematica strategia adottata da Hamas di usare infrastrutture civili come scudo delle attività terroristiche.
Numerosi i casi evidenziati di siti per la produzione di armi e tunnel per immagazzinarle e trasportarle situati a ridosso di scuole, università e altre strutture civili, come ad esempio un tunnel terroristico che corre accanto a una fabbrica di bibite Pepsi (ca. 200 lavoratori) e a una scuola elementare Unrwa nel quartiere Tuffah di Gaza; un altro tunnel nel quartiere Zabara della città vicino a una scuola Unrwa, a un centro ambulanze con deposito di attrezzature mediche e sotto una chiesa e strutture scolastiche utilizzate come rifugi durante le ostilità; l’imbocco di un tunnel vicino all’università al-Azar di Gaza che ha circa 20.000 studenti; un impianto per la produzione di munizioni situato in un edificio adibito anche ad abitazione e contenente esplosivi e materiale infiammabile a 45 metri da una moschea e a 55 metri da un ambulatorio Unrwa; una officina e magazzino di armi vicino ad alcune moschee e all’Ospedale Shifa (il più grande di Gaza, quello nei cui sotterranei si nascondevano i capi di Hamas durate i combattimenti del 2009); un deposito di munizioni all’interno della moschea al-Shahid nel campo palestinese di Bureij accanto a una biblioteca pubblica finanziata dalla banca tedesca KfW; un altro deposito di munizioni nella moschea Abdullah Azzam nel campo di Nuseirat.
Secondo un alto funzionario della difesa, Hamas “sa che le Forze di Difesa israeliane rispettano il diritto internazionale e ne approfitta”. Israele considera un crimine di guerra l’uso di aree civili per attività militari, incluso il lancio di razzi contro i civili israeliani. – Notiziario Mednews (ITALPRESS/MNA)