Sono 15 gli accordi che Draghi porta a casa dalla sua visita lampo, forse l’ultima da presidente del Consiglio, ad Algeri, durante il IV vertice intergovernativo, tutti finalizzati alla cooperazione tra i due Paesi. Mai bottino è stato così ricco, soprattutto se si considerano i tempi ristretti per il Premier e i 6 ministri che lo hanno accompagnato (Di Maio, Lamorgese, Cartabia, Cingolani, Giovannini, Bonetti) a causa delle comunicazioni che dovrà sostenere in Parlamento mercoledì prossimo e dal cui voto dipenderà le sorti del Governo.
4 MLD di metri cubi di gas, ma nel futuro forniture ancora più cospicue
Centrale, naturalmente, il memorandum d’intesa sulla cooperazione energetica e lo sviluppo delle energie rinnovabili (in particolare dell’idrogeno verde, dell’energia solare, eolica e geotermica), con la finalità di istituire una cornice di cooperazione per lo sviluppo di programmi basati sullo scambio di informazioni, l’assistenza reciproca e la ricerca e sviluppo in materia di energie rinnovabili e di efficientamento energetico. E il pezzo forte è previsto per questa mattina, quando Sonatrach, Eni e Occidental firmeranno un maxi-accordo sul gas del valore di 4 miliardi di dollari. Il vertice intergovernativo ha “confermato il nostro partenariato privilegiato nel settore energetico – ha spiegato Draghi. In questi mesi, l’Algeria è diventato il primo fornitore di gas del nostro Paese”. I 4 miliardi di metri cubi di gas annunciati nei giorni scorsi, ha aggiunto il Premier, rappresentano “una accelerazione rispetto a quanto previsto” dagli accordi e “anticipa forniture ancora più cospicue nei prossimi anni”.
Algeria nostro partner in campo energetico, industriale, imprenditoriale, nella lotta alla criminalità, ricerca della pace e stabilità nel Mediterraneo
Sedici i documenti firmati bilateralmente se, ai due accordi, dieci memorandum di intesa, un protocollo di cooperazione e due dichiarazioni di intese, si aggiunge anche la dichiarazione finale del vertice. Le intese riguardano la cooperazione congiunta nel settore del marmo; quella tra l’Agenzia nazionale algerina per la farmacia e l’Agenzia italiana del farmaco; le piccole e medie imprese; la promozione degli investimenti; la lotta alla corruzione attraverso la collaborazione con l’Anac; i lavori pubblici; le start-up; l’industria farmaceutica; la cooperazione industriale; la ricerca scientifica; le energie verdi; la giustizia; l’assistenza sociale e la condizione delle donne; la protezione del patrimonio storico; gli affari esteri. “L’Algeria è un partner molto importante per l’Italia – ha commentato Draghi -. Lo è nel campo energetico, lo è nell’industria e nell’attività imprenditoriale. Nella lotta alla criminalità, nella ricerca della pace e della stabilità nel Mediterraneo”. Anche Abdelmadjid Tebboune, presidente dell’Algeria, si è detto molto soddisfatto.
Anche primo partner commerciale dell’Italia nel continente africano
l termine del vertice, ha preso il via anche il Business Forum Italia-Algeria, dal titolo “Verso un nuovo approccio del partenariato economico”. L’Algeria detiene anche il primato di primo partner commerciale dell’Italia nel continente africano, come ricordato anche da Di Maio, con un interscambio che nel 2021 ha raggiunto il valore di 7,3 miliardi di euro. “La ripresa è stata immediata rispetto al calo dovuto alla pandemia a dimostrazione di quanto il legame tra Italia e Algeria sia solido. Nello stesso anno l’Italia è il primo mercato di destinazione delle merci algerina. Lo stock di investimenti esteri in Algeria ha superato i 10 miliardi, allo stesso abbiamo ricevuto oltre 400 milioni di investimenti provenienti dall’Algeria e ne incoraggiamo di nuovi”. Secondo il ministro “esistono spazi per fare di più”.