Anche quest’anno la Spinal Cord Stimulation (SCS), tecnologia di stimolazione midollare, ha conquistato il centro dell’attenzione a Firenze durante il Congresso Nazionale dell’INS, l’evento annuale dell’International Neurmodulation Society giunto quest’anno alla sua ottantaduesima edizione.
Novità di questo 2019, la presentazione di nuovi incoraggianti risultati relativi agli effetti della trasmissione midollare della corrente elettrica in pazienti paraplegici, i quali aprono nuovi possibili orizzonti nell’applicazione della neurostimolazione midollare. Il capitolo italiano dell’INS si pone l’obiettivo di comprendere e sfruttare al meglio le tecnologie impiantabili che, con mezzi elettrici o chimici, agiscono sul sistema nervoso migliorando la condizione clinica dei pazienti. Per raggiungere questo traguardo, fondamentale è beneficiare di tutti gli sforzi e gli strumenti scientifici, clinici ed ingegneristici a disposizione.
La SCS rappresenta oggi una valida opzione terapeutica per tutti i pazienti che soffrono di dolore cronico alla schiena e agli arti, nonché una soluzione terapeutica validata scientificamente nell’ambito della presa in carico del paziente con dolore cronico neuropatico, quando la terapia farmacologia non e’ sufficiente o adeguata al controllo della patologia.
Questo approccio è ampiamente descritto all’interno delle linee guida specifiche sviluppate dall’INS, e di anno in anno è soggetto a sempre maggiori approfondimenti nell’ambito della letteratura scientifica. Gli studi clinici ad oggi realizzati prevedono l’adozione della SCS con dispositivi Medtronic.
Lo sviluppo e l’importanza della tecnologia SCS è testimoniato dalle osservazioni presentate a Firenze, a partire dalle quali la società scientifica INS si è attivata per produrre un proprio protocollo. Recenti pubblicazioni internazionali realizzate da gruppi di lavoro di Losanna e del Minnesota hanno documentato l’utilizzo della SCS su pazienti con lesioni midollari complete o incomplete.
La trasmissione midollare della corrente elettrica, avvenuta attraverso la terapia di stimolazione del midollo spinale Medtronic, ha registrato risultati, se pur preliminari, incoraggianti in un’ottica di parziale recupero riabilitativo del paziente paraplegico. “I risultati preliminari sono estremamente interessanti”, sottolinea Alessandro Dario, presidente INS e responsabile di Neurochirugia Funzionale presso ASST Settelaghi – Ospedale Macchi di Varese, che ha collaborato con Franco Molteni, direttore UOC di Medicina Riabilitativa presso Villa Beretta, in un percorso di approfondimento clinico sugli effetti della terapia SCS in pazienti paraplegici completi in un’ottica funzionale riabilitativa. (Italpress)