ROMA (ITALPRESS) – I contratti di noleggio a lungo termine di autovetture in Italia (non confrontabili con le immatricolazioni dello stesso periodo, ndr) nel primo semestre 2022 sono aumentati dell'11,4%, raggiungendo la quota di 299.496 unità, di cui oltre il 15% stipulato dai privati. L'analisi trimestrale sugli utilizzatori del noleggio a lungo termine, pubblicata la prima volta a gennaio scorso dall'Unrae con focus sui privati, si estende ora a tutti e cinque i tipi di utilizzatori: Privati, Società di noleggio a breve termine ("rent to rent"), Società di noleggio a lungo termine (principalmente realtà locali di minori dimensioni che prendono le vetture da società Top o Captive), Dealer e Costruttori, Aziende non automotive. In dettaglio, nei primi sei mesi 2022 i contratti stipulati dagli utilizzatori Privati sono stati il 15,2% del totale (45.652 unità), in linea con lo stesso periodo 2021; il 5,7% è andato a Società di Noleggio a breve termine, in leggero calo rispetto al 6% del primo semestre 2021; il 4,7% a Società di Noleggio a lungo termine, in forte crescita rispetto al 2,8% di un anno fa, principalmente per motivi legati alla disponibilità del prodotto e all'accesso al credito; il 3,9% a Dealer e Costruttori (3,3% un anno fa), e ovviamente la fetta principale alle Aziende non automotive, con il 70,5% di tutti i contratti, ma in discesa di 2,2 punti percentuali rispetto a un anno fa. La durata media dei contratti nel primo semestre 2022 risulta in flessione a 23 mesi rispetto ai 27 mesi del primo semestre 2021, un trend analogo interessa tutti i tipi di utilizzatore, con l'eccezione delle società di Noleggio a lungo termine. Fra i Privati prevalgono le vetture diesel con il 36,4% (in discesa di 5 punti rispetto ad un anno fa), seguite dai motori a benzina con il 22,9%, dalle ibride in crescita di 4 punti al 21,5%, dalle auto plug-in al 10%, dalle auto elettriche pure al 4,3%, e il restante 5% scarso da Gpl e metano. Le scelte delle società NBT e NLT sono più concentrate: il nolo a breve ha preferito per il 45,1% vetture diesel, per il 35,5% auto a benzina (entrambi in crescita rispetto ad un anno fa) e 15,7% vetture ibride; le società di noleggio a lungo hanno scelto in maggioranza diesel (54,5%), per il 25,6% benzina e per il 18,3% auto ibride. I Dealer e Costruttori hanno orientato 1/4 delle scelte su diesel e ibride e oltre 1/5 su benzina ed elettriche pure. Nelle scelte delle Aziende non automotive predomina il diesel con il 64,8% (seppur in contrazione rispetto ad un anno fa), seguito da un 15% di ibride. La transizione verso le nuove alimentazioni a basse emissioni rischia di arenarsi nei prossimi mesi se non verranno incluse le persone giuridiche tra i soggetti beneficiari degli incentivi. Senza generare avanzi di fine anno né tantomeno dirottarli altrove, i fondi dovrebbero essere impiegati da subito per allargare la platea dei beneficiari a categorie che sarebbero pronte ad utilizzarli, oggi escluse dai contributi per motivi puramente di budget. Per i Privati le crossover sono il tipo di carrozzeria più richiesto (40,3%), mentre per le Aziende non automotive berline e crossover sono a pari quota intorno al 30%. Le berline risultano preferite sia da Dealer e Costruttori che da NLT e NBT, ma per questo ultimo si trovano a poca distanza dai crossover, che presentano un recupero di quasi 18 punti rispetto ad un anno fa, in parte acquisiti dalla quota fuoristrada. Per quanto riguarda i segmenti, il C è preferito da Privati, NLT e Aziende non automotive; oltre la metà degli utilizzatori NBT ha scelto una utilitaria del segmento B (con una quota quasi doppia rispetto al primo semestre 2021); e il segmento B è prevalente anche per i Dealer e Costruttori, che invece un anno fa preferivano di gran lunga le vetture medie del segmento C. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, gli utilizzatori privati, compresi i possessori di partita Iva, hanno la penetrazione più alta nelle regioni meridionali, con Calabria (38,2%), Puglia (31,7%) e Campania (30,9%) in testa, e in particolare – tra le province top per contratti NLT – nelle province di Napoli (31,4%) e Bari (27,6%), dove il fattore assicurativo (in particolare RCA) è molto sentito. Il fenomeno del rent to rent fa sì che in Trentino A.A., dove si concentrano le sedi legali di tutti i principali noleggiatori, le società NBT e NLT rappresentino rispettivamente il 48% e il 29,4% dei contratti. In particolare, le quote di NBT e NLT sono 48,6% e 31,5% nella provincia di Bolzano, 46% e 23% in quella di Trento. foto: agenziafotogramma.it (ITALPRESS). tvi/com 12-Lug-22 12:31