“L’INPS riveste un ruolo centrale nella gestione non solo del sistema previdenziale del Paese ma anche di parte importante delle misure assistenziali e di protezione sociale a favore delle persone e delle famiglie. Sotto il profilo dell’organizzazione l’Ente è stato oggetto, nell’ultimo biennio, di un significativo processo di riordino a livello sia centrale che territoriale, nella prospettiva di ‘avvicinare’ le sue strutture alle istituzioni locali e ai cittadini”.
Lo evidenzia nella sua relazione la Corte dei Conti. Il conto economico chiude, anche nel 2017, con un risultato di esercizio negativo. Il saldo è di -6,98 miliardi, in peggioramento rispetto al 2016 (anno in cui era stato pari a -6,22 miliardi) per effetto, essenzialmente, di un maggiore accantonamento al fondo svalutazione crediti contributivi. Il risultato economico negativo determina la progressiva erosione del patrimonio netto, che si attesta su -6,90 miliardi, a fronte dei 78 milioni del 2016. Deve aggiungersi come, con l’assestamento al bilancio di previsione per il 2018, il patrimonio netto passi in territorio positivo per 50,55 miliardi, in conseguenza dell’operazione di compensazione delle posizioni creditorie e debitorie tra Stato e Inps contenuta nell’art. 1, comma 178 della legge di bilancio per il 2018.
Sempre nel 2017 è, invece, in miglioramento la gestione finanziaria di competenza dell’Istituto, con un avanzo di 4,01 miliardi (351 milioni nel 2016), determinato dalla somma algebrica del risultato di parte corrente, positivo per 3,48 miliardi (-457 milioni nel 2016), e di quello di parte capitale, positivo per 0,53 miliardi (0,80 miliardi nel 2016). L’avanzo di amministrazione torna a crescere sino a 39,76 miliardi, dopo la leggera flessione del 2016 (36,45 miliardi) per effetto del saldo positivo dei residui finali (+3,53 miliardi) – da ricondurre all’incremento di quelli attivi (+5,61 miliardi) – che compensa ampiamente il leggero decremento della cassa (- 215 milioni). Risultato di amministrazione in ulteriore miglioramento alla luce delle variazioni al bilancio di previsione 2018 con un avanzo di 99,72 miliardi.