Rafael Nadal rifiuta l’idea della sconfitta e approda alla sua ottava semifinale a Wimbledon. A 14 anni di distanza dalla storica finale vinta su Federer (6 luglio 2008), lo spagnolo prevale in un’altra epica battaglia contro l’americano Taylor Fritz con lo score di 3-6 7-5 3-6 7-5 7-6(3). Sembrava finita a metà del secondo set, quando Nadal rientra negli spogliatoi per un trattamento col fisioterapista.
“Onestamente qualcosa non andava agli addominali – racconta a caldo – ho dovuto trovare un modo per servire in maniera diversa, in tanti momenti ho pensato che non sarei stato in grado di finire la partita ma il campo mi ha dato energia”. Per due volte avanti di un set, invece, Fritz può rammaricarsi di una ghiotta chance mancata. Nadal trascina la partita nel suo campo preferito, nella lotta, vincendola grazie a un maggior ventaglio di soluzioni e a un dritto devastante nelle ultime fasi. In semifinale ci sarà un altro incrocio che, condizioni fisiche permettendo, si preannuncia scoppiettante contro un Nick Kyrgios mai così lontano a livello Slam.
Quasi commosso l’australiano dopo il match point contro Cristian Garin, rivelazione in un tabellone che lo avrebbe visto opposto a Berrettini al primo turno. Il cileno parte bene ma capitola sul 6-4 6-3 7-6(5), Kyrgios avanza e sogna di ripetere l’impresa del 2014, quando a 19 anni riuscì a sorprendere Nadal ai Championships. In campo femminile continua a ruggire Simona Halep, decisa a riconfermarsi sui prati londinesi dopo il titolo del 2019: 6-2 6-4 a un’Amanda Anisimova che si accende troppo tardi e semifinale da giocare contro Elena Rybakina. La russa naturalizzata kazaka rimonta l’australiana Ajla Tomljanovic (4-6 6-2 6-3) per il risultato più importante della sua carriera e domani andrà a caccia della sua prima finale Slam. In apertura di Centre Court, a partire dalle 14.30 italiane, prima l’altra semi tra Ons Jabeur e la sorpresa Tatjana Maria, 34 anni e mamma di due figlie.