Una nuova Agenda per l’innovazione è stata adottata dalla Commissione Ue per mettere l’Europa sulla cresta della nuova onda delle start-up ad elevatissimo contenuto tecnologico (“deep tech”). “L’agenda – spiega la Commissione in una nota – ci aiuterà a sviluppare nuove tecnologie per affrontare le sfide sociali più urgenti e a immetterle sul mercato ed è concepita per dare all’Europa un ruolo di protagonista sulla scena mondiale dell’innovazione.
Vogliamo essere il posto in cui i migliori talenti lavorano di concerto con le migliori imprese e l’innovazione a elevatissimo contenuto tecnologico prospera e crea in tutto il nostro continente soluzioni innovative pionieristiche che ispireranno il mondo”. Mettendosi alla guida dell’innovazione, in particolare della nuova ondata di innovazioni ad elevatissimo contenuto tecnologico che presuppone attività di Ricerca e Sviluppo pionieristiche e ingenti investimenti di capitale, l’Europa rafforzerà il suo ruolo di punta nel plasmare le transizioni verde e digitale.
“L’innovazione ad elevatissimo contenuto tecnologico rafforzerà la leadership tecnologica dell’Europa e genererà soluzioni innovative alle pressanti sfide sociali, come i cambiamenti climatici e le minacce informatiche – sottolinea la Commissione -.
È probabile che tali innovazioni alimentino e arricchiscano tutti i settori, dalle energie rinnovabili alle agrotecnologie, dall’edilizia alla mobilità e alla salute, rafforzando la sicurezza alimentare, riducendo la dipendenza energetica, migliorando la salute delle persone e rendendo le nostre economie più competitive. Le gravi conseguenze della guerra di aggressione della Russia hanno reso queste questioni ancora più urgenti e indotto cambiamenti politici strategici per garantire la prosperità e la sicurezza dell’UE”.
“Dobbiamo promuovere i nostri ecosistemi dell’innovazione per sviluppare tecnologie antropocentriche – spiega Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale -. La nuova agenda si basa sul notevole lavoro già svolto negli ultimi anni sull’innovazione e ci aiuterà ad accelerare le transizioni digitale e verde. L’agenda si fonda sulle sfere digitale, fisica e biologica e ci consentirà di affrontare meglio grandi criticità come il superamento della dipendenza dai combustibili fossili o la garanzia dell’approvvigionamento alimentare sicuro e sostenibile”.
Secondo Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, “la nuova agenda europea per l’innovazione garantirà che gli innovatori, le start-up, le scale-up, con le loro attività innovative, diventino leader mondiali dell’innovazione. Abbiamo dedicato più di un anno – aggiunge – alla consultazione dei portatori di interessi: leader degli ecosistemi dell’innovazione, start-up, unicorni, donne fondatrici, donne del settore del capitale di rischio, università e imprese. Insieme, faremo dell’Europa il grande motore mondiale delle innovazioni e delle start-up ad elevatissimo contenuto tecnologico”.
“La nuova agenda dell’innovazione si baserà sullo spirito imprenditoriale degli europei, sull’eccellenza scientifica e sulla forza del mercato unico e delle società democratiche per migliorare l’accesso ai finanziamenti per le start-up e le scale-up europee, ad esempio mobilitando fonti di capitale privato non sfruttate e semplificando le norme in materia di quotazione in borsa; migliorare le condizioni in cui gli innovatori possono sperimentare nuove idee in spazi di sperimentazione normativa; contribuire alla creazione di “valli regionali dell’innovazione”, che rafforzeranno e collegheranno meglio gli attori dell’innovazione in tutta Europa, anche nelle regioni in ritardo di sviluppo; attrarre e trattenere talenti in Europa, ad esempio attraverso la formazione di 1 milione di talenti nell’innovazione ad elevatissimo contenuto tecnologico, sostenendo maggiormente le donne innovatrici e innovando con stock option per i dipendenti delle start-up; migliorare il quadro politico mediante terminologie, indicatori e serie di dati più chiari, nonché sostenendo gli Stati membri nell’elaborazione e nell’esecuzione delle politiche pubbliche”.