Bicchiere mezzo vuoto per la Confesercenti. La preoccupazione corre sul filo dell’inflazione, tema che secondo gli analisti della Confederazione rischia di bruciare la ripresa. Per la Confesercenti va sostenuto l’impegno del Governo di porre un tetto al costo del gas.
Macigno sulla crescita
“La corsa dei prezzi e le aspettative inflazionistiche rischiano di pesare come un macigno sui consumi delle famiglie e sulla crescita”, scrive la Confesercenti, “L’inflazione a giugno tocca, infatti, un nuovo preoccupante record della storia recente, con un balzo dell’8% su base tendenziale. E gli aumenti, come indica la stessa Istat, si stanno ormai diffondendo dagli energetici a tutti gli altri prodotti e servizi con una velocità preoccupante: l’inflazione acquisita ha raggiunto il 6,4%, con il pericolo concreto che possa superare anche la stima del 6,8%, assunta anche a livello europeo dalla BCE, mentre aumenta l’inflazione di fondo al 3%”.
Fattori scatenanti straordinari
“Evidentemente”, evidenzia la Confesercenti, “i fattori scatenanti sono sì straordinari, e non potrebbe essere diversamente considerando l’elevato peso che hanno avuto le materie prime nella accelerazione degli ultimi mesi, ma la pervasività ed il protrarsi degli effetti si stanno, purtroppo, dimostrando maggiori rispetto a quanto ipotizzato”.
Previsioni negative
L’analisi della Confederazione si spinge nel valutare i prossimi scenari. “A parte il valore del tasso di crescita dei prezzi”, si legge nella nota, “è fondamentale perciò non alimentare la percezione di ‘ineluttabilità’ di questi aumenti nel tempo: il consolidarsi di previsioni inflazionistiche è, purtroppo, una profezia che facilmente si autoavvera, con pericolose conseguenze a catena che rischiano di travolgere il potere d’acquisto delle famiglie e dunque i consumi e l’economia del Paese”.
Priorità tetto prezzo del gas
Salvaguardare la domanda interna è la priorità. “Il Governo è già intervenuto per sostenere i redditi e contenere le tensioni sui prezzi, ma ora”, conclude la Confesercenti, “è sempre più urgente e necessario trovare un’intesa a livello europeo per fermare la corsa dei prezzi di energia e gas”.