Giornata intensa e a tutto campo per Mario Draghi. Il premier nel pomeriggio durante la conferenza stampa, seguita al Consiglio dei ministri per approvare un nuovo piano di mitigazione delle bollette, ha parlato dei temi politici del momento, nazionali ed internazionali. Ha smorzato le polemiche innescate in sua assenza con i 5S, ha ribadito il ruolo positivo del Governo e della sua maggioranza. Non ci saranno quindi una crisi, rimpasto o ulteriori polemiche. Per Draghi i risultati della maggioranza sono evidenti, mentre ci sono da portare a termini impegni e decisioni importanti.
La conferenza stampa
Il presidente del Consiglio alle 18 ha tenuto una conferenza stampa per sottolineare l’impegno e la coesione del Governo. Il premier ha voluto rimarcare il vincolo politico di maggioranza con i partiti e in particolare con i 5S dopo le tensioni con il leader del movimento Giuseppe Conte. Inoltre il primo ministro ha riferito degli incontri e decisioni del G7 che hanno visto l’Italia particolarmente impegnata sul tema energia e tutto al prezzo del gas.
Draghi soddisfatto
“Sono molto soddisfatto perché il governo ha raggiunto tutti i 45 obiettivi del Pnrr per questo semestre”, ha esordito il premier. “l’Italia ha dunque rispettato tutte le scadenze del piano ed è un segnale essenziale per la serietà e la credibilità del paese ed è già al lavoro per le scadenze di dicembre”.
Il Governo non rischia
Draghi ha voluto smorzare i toni della polemica spiegando che c’è ancora molto da fare per io Governo.
“Sono ancora ottimista, il Governo non rischia perché l’interesse nazionale e degli italiani è preminente”, ha aggiunto il presidente del Consiglio, ribadendo la sua linea di unità. “Il Governo è stato formato per fare e questa è la condizione che ha per fare. il Governo non si fa senza i 5 stelle, questa è la mia opinione”.
Il dialogo Draghi-Conte
Sui rapporti tra premier e 5s lo stesso Draghi ha voluto rilanciare i motivi della coesione. “I Cinque Stelle danno un contributo importante e sono certo che continueranno a darlo nei prossimi mesi. Conte ha confermato che non è intenzionato ad uscire dal governo e a dare l’appoggio estero quindi mi baso su questo”, ha evidenziato Mario Draghi nel corso di una conferenza stampa. Per il premier inoltre il ruolo del movimento è quello di socio fondatore della sua maggioranza. “Il governo è nato con i 5 Stelle, non si accontenta di un appoggio esterno”, ha insistito Draghi, “perché valuta troppo il contributo dei 5 Stelle per accontentarsi di un appoggio esterno”.
Premier: non guido altri esecutivi
Draghi ha escluso inoltre cambi di poltrone all’interno dell’Esecutivo. In merito ad un rimpasto di Governo, “nessuno lo ha chiesto”, ha replicato Draghi ad una domanda. Questo è l’ultimo governo di legislatura “in cui sono premier”, ha annunciato Draghi nel corso della conferenza stampa che è seguita al Cdm. “Non sono disposto”, ha sottolineato Draghi, “a guidare un governo con un’altra maggioranza”.
Dichiarazioni? Mai fatte
Sul tema su cui in queste ore si accesso il dibattito, Draghi non solo ha ridimensionato la vicenda ma anche smentito le dichiarazioni che gli erano state attribuite. “Non ho sentito Grillo, mentre ho sentito Conte ieri e ci siamo scambiati dei messaggi”, ha rivelato il premier, “Non ho mai fatto le dichiarazioni che mi sono state attribuite sui 5 stelle, io non entro nei partiti. Mi è estraneo e non capisco il motivo di tirarmi dentro. Dicono”, ha sottolineato Draghi, “che ci sono riscontri oggettivi, vediamoli….”.
I meriti della maggioranza
“Voglio fare una considerazione”, ha proseguitò Draghi, “sull’azione del governo che ha ottenuto risultati importanti sul fronte internazionale: dal Consiglio Ue, al G7 e infine al vertice Nato; e importanti risultati sul fronte nazionale. Successi che sono merito di questa maggioranza”, ha detto il premier, “di saper prendere decisioni con generosità e con l’interesse dell’Italia come bussola. Abbiamo davanti tante sfide che supereremo se avremo la stessa determinazione di questi mesi di governo”.
Siccità e gas, pronti ad agire
Il premier ha poi toccato i temi di attualità. La priorità alla siccità è allo stoccaggio del gas.
Le alte temperature di questa estate “preoccupano sicuramente, però l’andamento degli stoccaggi finora è buono, siamo vicini al 60%, e confidiamo di arrivare all’obiettivo previsto entro novembre. La misura approvata oggi è molto, molto importante per questi stoccaggi”, ha annunciato Draghi, “Il governo è al lavoro per fronteggiare la siccità.
Siamo con la crisi idrica più grave degli ultimi 70 anni, la crisi idrica ha due fattori”, ha illustrato il premier, “un deficit di pioggia degli ultimi anni, il cambiamento climatico ma poi ci sono cause strutturali come la cattiva manutenzione dei bacini e della rete affidata ai concessionari con una dispersione di acqua che è pari al 30% mentre in altri paesi Ue è il 5%, 6%. Ci vuole un piano di emergenza e da lunedì noi siamo pronti ad approva i piani delle regioni”.
Sostegno all’Ucraina
“La posizione espressa nel G7 e nella Nato è di sostegno all’Ucraina, la frase esatta è: sosterremo l’Ucraina per tutto il tempo necessario”, ha insistito ancora Draghi, “Significa aiuto economico, umanitario, ormai importante, e militare. Su questo tutta l’alleanza Nato e l’alleanza del G7 è unita, molto determinata. A differenza di altre situazioni, c’è una frase esplicita, se ci fosse la disponibilità ai negoziati siamo pronti a aprirli. Ma se l’Ucraina non si difende, non c’è pace, c’è sottomissione, schiavitù, e continuerà la guerra”.
Bollette, le decisioni del Cdm
Via libera del Consiglio dei ministri ai disegni di legge sul rendiconto e l’assestamento di bilancio. È il semaforo verde alle: “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale”.
Benzina nuovo balzo
Da sfondo alle parole di Draghi il continuo aumento dei prezzi. Come il nuovo rialzo della benzina. La settimana scorsa la verde è arrivata a 2,073 euro al litro (in rialzo di 1,05 centesimi, pari a +0,51% rispetto alla settimana prima) secondo le rilevazioni del Mite mentre il gasolio si è attestato a 2,033 euro al litro (+2,7 centesimi pari ad un rialzo dell’1,39%).
Elettricità, il prezzo corre
L’autorità per l’energia Arera dirà entro oggi il livello degli aumenti.
Le previsioni però non sono confortanti. Gli ultimi calcoli fatti dalla società Nomisma energia indicano aumenti a due cifre con una stima per il terzo trimestre di rialzi del gas del 27% e della luce del 17%. L’Autorità renderà note ufficialmente le nuove tariffe riservate al mercato tutelato e da questi conti di concretizzeranno nuovi aiuti.
Tuttavia più che di rischi di crescita si tratta infatti di nuovi aumenti delle bollette. Le indicazioni sull’andamento del prezzo dell’elettricità in Borsa sono chiare.
Vacanze, carburanti al top
La corsa dei prezzi contagia anche il costo dei carburanti, con benzina e gasolio sempre più cari, a pesare sulle vacanze estive. L’impegno del Governo è dare un aiuto a famiglie e imprese per arginare gli aumenti. Per gli analisti la corsa degli aumenti non conoscerà sosta. Il problema rimane la guerra in Ucraina, la mancanza di trattative e la spirale di un conflitto che diventa sempre più gravoso per le economie europee.
Riduzione degli oneri sociali
Per calmierare gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) provvederà ad annullare, per il terzo trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema elettrico. Si tratta di oneri applicati alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW.
Le somme stanziate
Il nuovo decreto previsto dal Governo stanzia risorse diversificate. Ieri il Cdm ha deciso che la somma passa da 3 mila 271 milioni inizialmente ipotizzati a 3.044 milioni di euro. I fondi per l’azzeramento degli oneri di sistema sulle bollette elettriche sono quindi minori: 1.915 milioni contro 2.080; e sulle bollette del gas 292 milioni contro 470. Rispetto alla precedente stesura del decreto, è stato inserito un fondo da 116 milioni per il bonus sociale su elettricità e gas.
Fondi per gli stoccaggi di gas
Il Gestore dei Servizi Energetici (Gse) provvederà allo stoccaggio del gas naturale per un valore fino a 4 miliardi di euro, anche tramite accordi con società partecipate direttamente o indirettamente dallo Stato. I fondi saranno prelevati da un fondo istituito presso Cassa Depositi e Prestiti con il Dl Rilancio del 2020, che prevedeva una dotazione iniziale di 44 miliardi.