Il settore produttivo meridionale è caratterizzato da una bassa apertura ai mercati internazionali e da una specializzazione settoriale molto orientata ai comparti a bassa tecnologia e intensità di conoscenza. Ciò si riflette nei livelli di produttività medi inferiori nel 2019 di circa il 24% rispetto al Centro Nord per il totale dell’economia, e di quasi il 30% nel solo settore privato. Nell’ultimo decennio, nonostante la forte contrazione della base occupazionale e delle ore lavorate, il divario di produttività rispetto al resto del Paese è rimasto pressoché invariato. È quanto si legge nel rapporto di Bankitalia sul divario Nord-Sud.
La relativa arretratezza del sistema produttivo meridionale emerge anche dai dati dell’Eurostat relativi alla ricerca e sviluppo su base territoriale: nel 2019 il rapporto tra spese in ricerca e sviluppo e Pil era pari allo 0,96% nel Mezzogiorno e all’1,61% al Centro Nord; la componente relativa alle imprese private era di circa due terzi del totale nelle regioni centrosettentrionali a fronte di una percentuale inferiore al 40% nel meridione.