È stato consegnato in prossimità del confine con l’Ucraina il materiale raccolto nelle scorse settimane dalla Figc, che ha voluto dare un contributo concreto donando medicinali e generi alimentari che verranno distribuiti nei territori colpiti dal conflitto.
La spedizione è stata integrata dallo sponsor Esselunga con altri beni alimentari, mentre il Consorzio GE.SE.AV., supplier Figc per la logistica, ha curato a titolo gratuito il trasporto via terra del materiale. Sono state tante le iniziative introdotte dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio durante l’anno, che in occasione del turno di campionato dello scorso 26 e 27 febbraio come segnale di pace dopo l’inizio dei conflitti tra Russia e Ucraina aveva disposto il posticipo di 5 minuti sull’inizio delle gare, senza distinzione tra professionisti e dilettanti.
Con il supporto della Uefa, la Federcalcio ha fatto in modo che la Nazionale Under 17 dell’Ucraina raggiungesse in sicurezza l’Italia per disputare le gare della seconda fase di qualificazione al Campionato Europeo ospitata dal 20 al 26 aprile in provincia di Siena. Il pullman della Nazionale Italiana di calcio ha raggiunto Zahony, città di frontiera sul confine ucraino-ungherese, dove sono saliti a bordo alcuni membri della delegazione, staff e calciatori. Il pullman ha quindi fatto tappa prima a Budapest e poi a Zagabria, dove si sono aggregati altri giovani calciatori della nazionale ucraina nel frattempo riparatisi fuori dal Paese, per poi raggiungere il Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove l’Under 17 ucraina si è allenata usufruendo del supporto logistico messo a disposizione dalla Figc. In collaborazione con la Croce Rossa Italiana, la Figc ha inviato nelle scorse settimane in Ucraina 10.000 articoli di materiale tecnico-sportivo per un valore complessivo di circa 220.000 euro.
Nell’ambito della partnership con il “Bambino Gesù”, la Federazione ha devoluto all’ospedale pediatrico una parte dell’incasso della gara tra la Nazionale e la Macedonia del Nord (21.000 euro) per sostenere le attività di accoglienza dei bambini e delle famiglie ucraine in fuga dalla guerra. Subito dopo l’inizio della guerra, la Figc aveva aperto al tesseramento dei giovani ucraini in fuga, stabilendo che i minori provenienti dall’Ucraina potessero essere tesserati, in ambito dilettantistico e di Settore Giovanile e Scolastico, fino alla fine della stagione sportiva. La Figc si è fatta carico anche degli oneri previsti per il tesseramento e della copertura assicurativa.
Grazie alla sinergia tra Uefa, Figc e Aia l’Italia ha aperto le porte all’arbitro ucraino Kateryna Monzul, che ha potuto così proseguire la sua carriera lasciandosi alle spalle le difficoltà logistiche causate dal conflitto. Tra i migliori arbitri donna in Europa, Monzul ha esordito in Italia dirigendo lo scorso 20 marzo l’incontro della Serie A femminile TimVision Inter-Sampdoria. È stato inoltre attivato l’iter per l’inserimento di altri tre arbitri donna rifugiate a Bologna.