A Bucha è il momento della conta dei danni dopo l’attacco delle truppe russe: al momento sono 179 gli edifici completamente distrutti, 24 danneggiati per il 75% e 1320 con danni minori. In un’intervista all’Italpress, il vicesindaco Serhii Shepetko dice che “il nostro principale problema è la ricostruzione perché quasi tutte le risorse andranno alle forze armate. Secondo i nostri calcoli, serviranno 500 milioni di euro per ricostruire la città”. Sono state settimane difficili durante gli scontri.
“Per 3 o 4 giorni gli occupanti russi non permettevano alla gente di portare i corpi dalle strade. Poi ci hanno autorizzato a prendere i cadaveri dei civili ma solo dal centro della città. Non ci hanno permesso di portarli al cimitero, per questo abbiamo dovuto organizzare le fosse comuni vicino la chiesa – prosegue Shepetko, mentre la città prova a tornare alla normalità – Ma molti hanno paura a ritornare qui. Abbiamo attivato gas, elettricità, acqua ma non siamo pronti ad aprire scuole ed asili, gran parte del personale non è ancora rientrato. Lo stesso vale per biblioteca e museo”.
In moto anche iniziative per coinvolgere i bambini. “Ora possono ricevere supporto psicologico e assistenza sociale, hanno bisogno di feste e partecipare a eventi pubblici. Ma allo stesso tempo siamo pronti a sirene antiaereo e a portarli in rifugi speciali – sottolinea, ricordando il terrore provocato dalla guerra – Si ha bisogno di vivere ciò che abbiamo vissuto per capire ciò che abbiamo passato, all’inizio era anche difficile uscire di casa”. (Italpress)