Promuovere la partecipazione nel campo dell’attività fisica tra le persone con disabilità e rafforzare la cooperazione tra uomini e donne. È questo l’obiettivo dell’accordo di cooperazione siglato tra il Comitato Paralimpico Messicano e quello Italiano. Liliana Suarez Carreon e Luca Pancalli, rispettivamente presidenti del Copame e del Cip, si impegnano a favorire lo sviluppo del movimento paralimpico, la preservazione della missione promotrice di pace e i valori etici e morali dello sport paralimpico.
Si oppongono e condannano tutto ciò che possa minacciare lo spirito olimpico, il particolare il doping e qualsiasi genere di discriminazione. I due comitati promuoveranno lo scambio di punti di vista su temi di interesse comune, incoraggeranno la partecipazione degli atleti nelle gare bilaterali e multilaterali, e l’allenamento congiunto, lo scambio di funzionari, allenatori, giudici, esperti e scienziati e la loro partecipazione in seminari, corsi e stage. “Sono convinto che sia importante promuovere il consolidamento delle relazioni tra i due comitati paralimpici perché credo che i rapporti tra due Paesi si consolidino non solo attraverso scambi commerciali ma anche diversificando tali rapporti, mettendo al centro dell’agenda l’ambito sociale, ponendo al centro delle politiche italiane e messicane le persone e indviduando percorsi che garantiscano i diritti di cittadinanza attiva.
Credo che in questo lo sport paralimpico sia uno straordinario strumento in grado di contagiare in maniera virtuosa i nostri Paesi e le nostre società, fornendo una immagine diversa della disabilità. Lo sport paralimpico ci insegna a non guardare a ciò che abbiamo perso ma a ciò che è rimasto, cioè, quello che vorremmo avvenisse nei nostri Paesi. Fare crescere i nostri comitati significa dare risposte a tante persone disabili”, è quanto ha dichiarato il presidente del Cip Luca Pancalli. “L’obiettivo di questa giornata, promuovere questo tipo di scambi sportivi e di esperienze tra atleti, permette ai nostri popoli di conoscersi e di ampliare le proprie conoscenze.
Una occasione di arricchimento personale che coincide con i valori che lo sport diffonde, che sono quelli di inclusione e socializzazione e, soprattutto, di abbattimento delle barriere attraverso lo sport”, le parole del Ministro per le Disabilità Erika Stefani. “Lo sport è il miglior alleato in tema di inclusione. E’ importante lo sport di alto livello ma è importante soprattutto quello di base, perché offrire la possibilità a tutti di praticare una disciplina significa vedere il mondo in maniera differente”, ha spiegato il presidente del Copame Liliana Suarez Carreon.