L’economia italiana, insieme a quella tedesca, è tra le più colpite dall’aumento del prezzo del gas, per la quota elevata di importazioni dalla Russia e per la rilevanza dell’industria manifatturiera, che ne fa ampio uso. È quanto ha dichiarato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenuto alla Relazione annuale 2021 di Bankitalia.
“In Italia l’espansione del prodotto nel 2021, pari al 6,6 per cento, ha decisamente superato le attese, riflettendo soprattutto la forza degli investimenti e il recupero delle esportazioni. Sebbene il deficit energetico sia raddoppiato, il saldo delle partite correnti della bilancia dei pagamenti è rimasto largamente positivo, contribuendo così a rafforzare la posizione creditoria verso l’estero”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, illustrando le considerazioni finali sulla relazione annuale 2021. “L’ampio differenziale tra la crescita nominale del PIL e l’onere medio del debito ha determinato risultati positivi per i conti pubblici; dopo il significativo incremento del 2020, il rapporto tra il debito e il prodotto è diminuito di oltre 4 punti percentuali, a meno del 151 per cento, mentre un anno fa, quando ci si attendeva un disavanzo ben più elevato, se ne prevedeva un aumento verso il 160 per cento “ha aggiunto.
Il governatore Visco ha ricordato che “in gennaio ci attendevamo che il prodotto tornasse sul livello precedente lo scoppio della pandemia intorno alla metà di quest’anno e prefiguravamo una solida espansione, superiore in media al 3 per cento, nel biennio 2022-23. La guerra ha radicalmente accentuato l’incertezza su queste prospettive. L’attività produttiva si è indebolita nel primo trimestre, risentendo anche della ripresa dei contagi; dovrebbe rafforzarsi moderatamente in quello in corso. In aprile valutavamo che il prolungamento del conflitto in Ucraina avrebbe potuto comportare circa due punti percentuali in meno di crescita, complessivamente, per quest’anno e il prossimo. Se la guerra dovesse sfociare in un’interruzione nelle forniture di gas dalla Russia, il prodotto potrebbe ridursi nella media del biennio”.