Novantunesimo giorno dall’inizio del conflitto in Ucraina. La guerra ora si è concentrata nelle zone di Severodonetsk e Zaporizhzhia, dove la situazione resta molto difficile. A Zaporizhzhia questa mattina sono state avvertite diverse esplosioni dopo che nella notte era scattato l’allarme antiaereo. In base a quanto riportato da Kyiv Independent, che cita l’amministrazione militare regionale, sarebbero stati lanciati quattro missili, una persona sarebbe rimasta uccisa e altre tre ferite.
La Russia ha annunciato per oggi l’apertura di un “corridoio umanitario” per l’uscita delle navi straniere dal porto di Mariupol in direzione del Mar Nero, secondo quanto riporta l’agenzia russa Interfax che cita il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russa. Sempre a Mariupol, il ministero della Difesa russo ha reso noto di avere svolto un’operazione di sminamento sulla costa del Mar d’Azov, perlustrando più di 50 chilometri. Kiev, nel frattempo, chiede ulteriore aiuto ai paesi partner.
Per il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, la fornitura di armi pesanti è “il miglior investimento per mantenere la stabilità nel mondo”. Zelensky, nel consueto videomessaggio serale, è tornato a parlare della situazione in Donbass che, ha spiegato, “è estremamente difficile”. “Tutta la forza che l’esercito russo ha ancora – ha detto – è stata lanciata lì per attaccare. Lyman, Popasna, Severodonetsk, Slovyansk: gli occupanti vogliono distruggere tutto”, ha aggiunto.