È stata pubblicata la graduatoria dei 350 Dipartimenti afferenti a 58 diverse università statali italiane che sono ammessi alla procedura per selezionare i futuri 180 Dipartimenti di eccellenza per il periodo 2023-2027. La graduatoria è in ordine decrescente rispetto al valore dell’Indicatore standardizzato di performance dipartimentale (ISPD) calcolato dall’Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR).
Da oggi, mercoledì 18 maggio, e fino a venerdì 16 settembre 2022, gli atenei potranno ora presentare – esclusivamente in forma telematica attraverso il portale dedicato https://dipartimenti-eccellenza.cineca.it/ – per ciascuno dei Dipartimenti ammessi alla selezione un progetto di sviluppo dipartimentale per il quinquennio 2023-2027. Le proposte dovranno contenere un piano di sviluppo del Dipartimento per migliorare significativamente la qualità della ricerca e delle attività collegate – come il reclutamento di nuovo personale docente e tecnico- amministrativo, il lancio di un nuovo programma di dottorato, la creazione di nuovi laboratori, lo sviluppo di aree tematiche aggiuntive – portandole, grazie a elementi di innovazione e originalità, a un livello decisamente più elevato ispirato dalle migliori pratiche internazionali, prevedendo strategie e risorse per raggiungere gli obiettivi nell’arco temporale indicato. I progetti verranno valutati, sulla base della fattibilità degli obiettivi e della coerenza delle strategie per raggiungerli, dalla Commissione nominata dal ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, con decreto n. 230 del 14 febbraio 2022. Entro il 31 dicembre 2022 verrà pubblicato l’elenco dei Dipartimenti che risulteranno assegnatari del finanziamento previsto.
È stata la legge di bilancio per l’anno 2017 (legge n. 232/2016, art. 1, commi 314 – 337) ad aver previsto le modalità generali per l’individuazione, ogni cinque anni, e per il relativo finanziamento, di 180 Dipartimenti delle università statali, suddivisi per le 14 aree scientifico disciplinari dallo stesso decreto ministeriale n. 230/2022, caratterizzati per l’eccellenza nella qualità della ricerca e nella progettualità scientifica, organizzativa e didattica. In particolare, per le aree “Scienze della Terra” e “Scienze politiche e sociali” saranno finanziabili 5 Dipartimenti di eccellenza, per “Scienze fisiche” 8, 10 per “Scienze agrarie e veterinarie”, 11 ciascuno per “Scienze matematiche e informatiche” e per “Scienze chimiche”. Nell’area “Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche” saranno 12 i dipartimenti di eccellenza, 13 quelli in “Ingegneria civile e architettura”, 14 in “Scienze biologiche”, 15 in “Scienze giuridiche”. Per l’area di “Scienze economiche e statistiche” saranno 18, 19 sia per “Ingegneria industriale e dell’informazione” sia per “Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche”, mentre 20 saranno i Dipartimenti di eccellenza dell’area “Scienze mediche”.