L’inflazione riduce le speranze di una ripresa che da forte è andata ad affievolirsi. “Gli interventi contro il caro energia aiutano”, scrive la Confesercenti, “ma le tensioni sui prezzi non si fermano e lo scenario
per imprese e famiglie continua a rimanere incerto”.
Stime, ribassi e delusioni
Il dato sull’inflazione di aprile corregge, osserva la Confederazione, ma solo lievemente, al ribasso la stima preliminare, passando da 6,2 a 6% su base annua. “Il segnale che le misure per il contenimento dei
prezzi dei beni energetici possono funzionare, ma vanno ulteriormente rafforzate”, spiega la Confesercenti in una nota, che commenta le rilevazioni diffuse dall’Istat sui prezzi di aprile.
“Nel complesso”, evidenzia la Confederazione, “le tensioni inflazionistiche non si sono purtroppo attenuate, soprattutto quelle legate agli approvvigionamenti di materie prime, energetiche ma anche
alimentari”.
Diversificare le fonti energetiche
Per la Confesercenti bisogna proseguire sul sentiero della diversificazione delle fonti energetiche per sostenere le famiglie. “Ma anche le imprese per le quali questa componente di spesa sta assumendo
dimensioni rilevanti tali da “tallonare”, secondo un sondaggio ai nostri operatori, la voce relativa agli affitti”, sottolinea la Confederazione.
Corsa bollette freno di crescita
“Bisogna fare di più”, chiede la Confederazione, “Servono più risorse per bloccare la corsa delle bollette: ulteriori aggravi si ripercuoterebbero inevitabilmente sui prezzi e quindi sui consumi interni, la cui tenuta è indispensabile per mantenere il Paese su un percorso di crescita”.