Ancora sotto assedio l’acciaieria Azovstal di Mariupol e i combattenti ucraini asserragliati dentro lo stabilimento si preparano alla battaglia finale.
Lo rivela l’ultimo aggiornamento dello Stato maggiore ucraino.
“Continuiamo trattative molto complicate e delicate per salvare la nostra gente da Mariupol, da Azovstal”, ha detto il presidente Zelensky, “Ci occupiamo quotidianamente di questo problema e la cosa principale è che gli accordi vengano rispettati”.
Secondo l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, dall’inizio del conflitto sono 229 i morti e almeno 421 sono rimasti feriti. “Ci stiamo preparando – ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – a nuovi tentativi da parte della Russia di attaccare nel Donbass, per intensificare in qualche modo il suo movimento nel sud dell’Ucraina. Gli occupanti ancora non vogliono ammettere di essere in un vicolo cieco e che la loro cosiddetta ‘operazione speciale’ è già fallita”, ha aggiunto. Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, l’offensiva nell’area orientale del paese prosegue, le truppe di Mosca si sarebbero concentrate sulla “direzione di Donetsk” e starebbero “preparando azioni offensive da parte delle unità concentrate nell’area di Izium”.
Nel frattempo, sul fronte diplomatico, si è appena concluso un ricco fine settimana sul piano del dibattito internazionale, con vertici Nato e confronti sull’ingresso della Finlandia e della Svezia nell’Alleanza Atlantica. E ancora una volta gli Stati Uniti confermano “l’incrollabile sostegno” a Kiev.
Lo ha riferito il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin che, a seguito una conversazione con il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov, ha affermato di aver “ribadito il nostro incrollabile sostegno – ha scritto in un tweet – alla sovranità e alla sicurezza dell’Ucraina”. Oggi a Bruxelles si tiene il Consiglio Affari esteri dell’Unione Europea.