Secondo un comunicato ufficiale della Banca Mondiale, l’ALBANIAbeneficerà di un sostegno per la riforma del settore idrico attraverso un finanziamento, comprensivo di un prestito di 75 milioni di dollari e di una sovvenzione di 6,3 milioni, approvati dal Consiglio di amministrazione della Banca Mondiale. Questo prestito fa parte del programma nazionale di 135 milioni di dollari per la modernizzazione del settore dell’approvvigionamento idrico e fognario in ALBANIA, cofinanziato dal Governo albanese.
La sovvenzione è finanziata dalla Segreteria di Stato svizzera dell’Economia (SECO) e sarà gestita dalla Banca Mondiale.
L’ALBANIA non ha carenze di risorse idriche adeguate e pertanto dovrebbe essere in grado di fornire a tutta la sua popolazione acqua potabile sicura e fresca, si legge nel comunicato. Negli ultimi anni, l’ALBANIA ha sviluppato un solido quadro normativo per la fornitura dei servizi idrici e ha introdotto modifiche negli accordi istituzionali per migliorare la fornitura dei servizi. Ciononostante, la maggior parte dei servizi idrici in ALBANIA continua ad avere delle basse performance, sia dal punto di vista tecnico che finanziario.
Ciò si traduce in un basso livello del servizio offerto alla popolazione e alle imprese e nell’impossibilità di estendere i servizi a chi ne è sprovvisto, in particolare ai più vulnerabili nelle aree periurbane e rurali del paese. Circa il 20% della popolazione rurale dispone di condutture nella propria abitazione.
La maggior parte dei servizi pubblici dipende esclusivamente dai finanziamenti del governo centrale. 37 delle 58 società idriche municipali hanno continuato a fare affidamento sul budget dello stato. Il settore dell’approvvigionamento idrico ha bisogno di riforme nella sua governance e nei modelli organizzativi per migliorare e raggiungere gli obiettivi nazionali.
Questo programma contribuirà alla trasformazione del settore, rafforzerà la pianificazione e la programmazione degli investimenti, sia a livello locale che centrale, consentendo l’espansione degli investimenti pubblici nelle aree periurbane e rurali. In seguito a tali riforme, i servizi idrici dovrebbero migliorare le proprie prestazioni, facendo meno affidamento sui fondi pubblici. L’uso efficiente dei fondi pubblici non andrà solo a vantaggio delle singole famiglie, ma darà anche un impulso all’economia. Una maggiore qualità e affidabilità dei servizi per residenti e imprese avrà un impatto positivo sull’industria del turismo, sulla creazione di posti di lavoro e sulla riduzione della povertà, oltre a colmare il divario urbano/rurale. (Italpress)