lunedì, 16 Dicembre, 2024
Economia

Draghi: il Mezzogiorno protagonista dell’Unione del Mediterraneo

Il Mediterraneo con le mille opportunità di sviluppo, relazioni socio-economiche, culturali e di crocevia di beni. Al centro l’Italia con il Mezzogiorno che possono tornare a giocare un ambizioso ruolo da protagoniste. Sono le prospettive sottolineare dal presidente del Consiglio Mario Draghi, a Sorrento in occasione del forum “Verso Sud – Strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo”. Appuntamento promosso dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, in collaborazione con The European House – Ambrosetti. Il Forum è iniziato ieri alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente della Camera Roberto Fico. All’incontro che terminerà oggi prendono parte numerosi ospiti, tra questi i Ministri Carfagna, Di Maio, Brunetta e Cingolani, i Presidenti di Regione ed esponenti del mondo economico, politico ed imprenditoriali dei paesi del Mediterraneo. Nel corso del Forum spazio alla presentazione del “Libro Bianco” sul rilancio del Mezzogiorno.

Draghi: opportunità per il Sud

Il premier nel suo intervento ha tracciato le iniziative previste dal Governo attraverso il Piano nazionale di Ripresa per il Mezzogiorno “Il quadro geopolitico che ci muta davanti presenta rischi, ma anche opportunità, in particolare per i Paesi del Mediterraneo”, ha esordito Mario Draghi, “La giornata di oggi è un segno della nostra volontà di immaginare e costruire un Sud diverso. Un Mezzogiorno protagonista delle grandi sfide dei nostri tempi”.

Superare i pigri pregiudizi

Il Presidente del Consiglio ha sottolineato il cambio di passo e le iniziative messe in campo per il Sud. “L’evoluzione delle politiche pubbliche per il Meridione”, ha proseguito Draghi, “è spesso rappresentata come una successione di inevitabili sprechi, fallimenti. La storia economica del Sud nel Secondo Dopoguerra è però più complessa di come raccontano questi pigri pregiudizi”.

Mezzogiorno e Piano di Ripresa

Il tema del Pnrr con gli investimenti da realizzare e le molteplici occasioni offerte è stato sottolineato in più momenti da Draghi. “La struttura del Piano nazionale di Ripresa”, ha evidenziato il premier, “prevede che lo stanziamento di finanziamenti sia vincolato al rispetto delle scadenze, al raggiungimento di precisi obiettivi. Dobbiamo procedere rapidamente con l’agenda di riforme concordata con l’Unione Europea, per non perdere accesso ai finanziamenti e superare le fragilità strutturali che hanno rallentato la crescita dell’Italia e del Sud”.

I fondi del Piano per la crescita

Gli obiettivi di rilancio del Sud passano attraverso l’impegno e gli investimenti previsti dal Governo. Il percorso è quello della crescita delle opere infrastrutturali. “Oltre metà dei fondi del Pnrr e del Fondo Complementare in progetti infrastrutturali sono destinati al Mezzogiorno”, ha ricordato il premier, “Stanziamo 1,5 miliardi per i porti al Sud, per renderli più efficienti, sostenibili, moderni. Potenziamo l’alta velocità e miglioriamo il collegamento del sistema portuale al resto della rete, per facilitare il trasporto di merci”.

Guerra e autonomia energetica

Il capitolo energia e approvvigionamenti è stato illustrato da Draghi con particolare attenzione verso l’impegno del Governo nel giungere ad una autonomia dal gas russo. “La guerra in Ucraina”, ha osservato il presidente del Consiglio, “ha fatto emergere la pericolosità della nostra dipendenza dal gas russo. L’Italia si è mossa con la massima celerità per diversificare le forniture di gas, e intende continuare a farlo. Il Sud è centrale. Allo stesso tempo, acceleriamo lo sviluppo dell’energia rinnovabile, per migliorare la sostenibilità del nostro modello produttivo”.

Unione del Mediterraneo

Nel dibattito è emersa una volontà comune di dar vita ad una, “Unione del Mediterraneo” con l’Italia al Centro e il Mezzogiorno come territorio di riferimento. Un progetto che parte dai nuovi accordi per le forniture di gas conclusi nelle ultime settimane dal governo con i Paesi del Nord Africa, ma che guarda anche ai porti, all’innovazione tecnologica, ai poli industriali già presenti al Sud, dall’aerospazio all’automotive, dall’abbigliamento-moda agroalimentare e farmaceutico, e naturalmente al Turismo, ancora ben lontano dall’aver dispiegato le sue potenzialità nelle Regioni.

La nuova stagione del Sud

Il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, nel suo intervento ha insistito su una visione “meridionalista fattiva e orgogliosa” capace di mettere a frutto le potenzialità di sviluppo del Mezzogiorno. “Oggi si apre una nuova stagione”, ha fatto presente il ministro Mara Carfagna, “siamo qui per marcare l’inizio di una nuova stagione, iniziata nel 2021 con le risorse dell’Ue. Ci siamo ispirati a una visione meridionalista fattiva e orgogliosa, distante dal disfattismo e dalla rassegnazione che abbiamo conosciuto finora. Per la prima volta abbiamo vincolato al Sud una quota percentuale una quota superiore, il 40%, cioè circa 80 miliardi di euro per i progetti per il Sud”.

La priorità: investire per crescere

Per il ministro per il Sud e la Coesione territoriale è il momento di fare investimenti. “Il Mezzogiorno è l’asset più importante su cui investire. I nuovi scenari determinati prima dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina”, ricorda Mara Carfagna, “la crisi energetica e la crisi dell’agro-alimentare, la necessità, ma anche l’utilità di reindustrializzare l’Europa rendono il Mezzogiorno l’asset più importante sul quale investire”. La priorità è rendere protagonista il Sud con un impegno crescente di sviluppo e pratiche Imprenditori innovative e virtuose. Meno burocrazia e meno tasse “È al Sud”, ha insistito ancora il ministro Carfagna, “che dobbiamo immaginare di collocare i degassificatori per trasformare il gas naturale che arriverà sempre di più dagli Usa e da altri Paesi. Dimenticate il Sud che è esistito fino a ieri perché ne sta nascendo un altro, più giusto e più moderno, più europeo, efficiente e collegato, capace anche di attrarre investimenti nazionali ed internazionali”. Per portare a termine i progetti serviranno non solo i fondi ma meno burocrazia e tasse. “Sarà più facile investire nelle Zes (Zone economiche speciali) grazie ad una più bassa tassazione e una burocrazia semplificata, ed un numero unico collegherà con i Commissari straordinari che abbiamo già nominato”.

Il programma di oggi

Tanti gli ospiti e i relatori che parteciperanno alla seconda giornata del Forum di Sorrento. Tra questi il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi di Maio e Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali e le Autonomie. I presidenti delle Regioni: Donato Toma (Molise), Marco Marsilio (Abruzzo), Roberto Occhiuto (Calabria), Nello Musumeci (Sicilia), Michele Emiliano (Puglia) videoconferenza, Vincenzo De Luca (Campania). Spazio al dibattito politico. Modera e introduce Enrico Mentana (Direttore, La7) parteciperanno Carlo Calenda (Azione), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) videoconferenza, Antonio Tajani (Forza Italia), Enrico Letta (PD) Giuseppe Conte (M5S).

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