Putin doveva aspettarselo. Con la barbara invasione dell’Ucraina ha infranto le regole del diritto internazionale. Ha seminato il panico in mezza Europa, soprattutto in quei Paesi che confinano con la Russia e che sono privi dell’ombrello protettivo della Nato. Finlandia e Svezia si sono sentite possibili prede degli appetiti imperiali del Cremlino. E sono corse ai ripari. Bussano alle porte della Nato che dovrà decidere all’unanimità nei prossimi mesi se accogliere la richiesta di Stoccolma ed Helsinki. Intanto il Regno Unito si è già offerto di proteggere i due Paesi da possibili attacchi russi.
Alla decisione di Svezia e Finlandia il Cremlino reagisce con la solita isteria per bocca dell’ex presidente Medvedev: da quando è iniziato il conflitto un giorno si e l’altro pure il pupillo di Putin parla di una possibile guerra atomica, come risposta al rafforzamento della Nato. In pratica Mosca ribalta la realtà. Lei aggredisce ma fa la vittima. Gli altri Paesi sentono il fiato sul collo della Russia ma, se cercano di proteggersi, Mosca dice che si sente minacciata.
È un teorema che trova spazio anche in Italia nel vociare di talk-show e anche in ambienti insospettabili che un tempo avevano ben altri valori ma che sono evidentemente soggiogati dalla paura o dalla fascinazione verso Putin. La tesi è che la cosiddetta espansione della nato ha provocato la guerra in Ucraina. La Nato non è uno Stato sovrano che occupa territori altrui, come invece fa la Russia. È un’alleanza difensiva di Paesi che vogliono proteggersi reciprocamente in caso di aggressione esterna ma che non intendono invadere nessuno Stato, tanto meno la Russia.
Le prove? La Nato non ha mai minacciato territori russi o che siano sotto l’influenza di Mosca. La Russia negli ultimi 20 anni ha messo sotto il suo controllo territori che non le appartengono come la Cecenia, l’Abkhazia, l’Ossezia del Sud, la Crimea. Ha provato a prendersi anche l’intera Ucraina. Perché si meraviglia se Svezia e Finlandia temono di fare la fine dell’Ucraina? Noi ci meravigliamo -disgustati- di tanti personaggi che in Italia diffondono il teorema propagandistico del Cremlino, di una Nato cattiva che minaccia e di una Russia buona che è costretta a difendersi.
La decisione di Svezia e Finlandia speriamo che aiuti ad aprire gli occhi sia al Cremlino che ai suoi megafoni e/o simpatizzanti italici.
Certo che alcuni italiani attaccano chi li difende (la Nato) e accarezzano chi potrebbe minacciarli (la Russia).
fonte foto: NATO (nato.int)