Lo scorso week-end, in alcune gare del settore giovanile calcio regionale, fra cui un match del campionato Giovanissimi provinciali under 14, si sono verificati episodi di violenza davvero poco edificanti, soprattutto perché protagonisti gli stessi genitori in presenza dei propri figli. Pronta la reazione della Lega Nazionale Dilettanti Toscana su Facebook: “È opportuno invitare nuovamente, soprattutto coloro che hanno la responsabilità diretta dell’educazione dei propri ragazzi, a una seria riflessione su quello che deve essere l’obiettivo primario dell’attività sportiva cioè la formazione complessiva dei giovani”.
In quella circostanza, un uomo avrebbe aggredito l’arbitro e provocato lesioni a un altro spettatore e a un carabiniere. Tutto questo solo perché suo figlio, che stava giocando una partita del Campionato Under 14, era stato ammonito dal direttore di gara. L’uomo, 34 anni, è stato arrestato e ha anche ricevuto un Daspo di 8 anni.
“Tali episodi – spiega ancora la Lnd Toscana – diventano ancora più gravi quando evidenziano azioni di violenza nei confronti del direttore di gara, molte volte il ventitreesimo ragazzo in campo, che ha lo stesso diritto di divertirsi e di sbagliare come tutti gli altri protagonisti della gara e che per questo non può essere oggetto di atti inadeguati”. “In relazione poi ad alcuni commenti apparsi sui social network relativamente al presunto disinteresse del Comitato Regionale Toscano Lnd nei confronti del miglioramento della classe arbitrale, si ricorda che il Comitato da anni collabora fattivamente con l’Aia alla formazione e all’aggiornamento dei direttori di gara, poiché ritiene che tale crescita rappresenti un miglioramento di tutto il sistema sportivo della nostra Regione”, conclude la Lnd Toscana.