Gli aiuti rimangono 14 miliardi e serviranno ad arginare prezzi di materiali e materie prime, energia, dare un spinta ai progetti del Piano nazionale di Ripresa. Il Cdm ha però previsto un nuovo cambio di regole per il Superbonus 110%, aumentando la possibilità della cessione del credito a terzi. C’è l’ok alle 200 euro per lavoratori e pensionati, inclusi i percettori di Reddito di cittadinanza, e ci sarà un aiuto di 60 euro per l’abbonamento ai pendolari.
Ci sono poi i fondi per le imprese danneggiate dalla guerra, il fondo sale a 150 milioni complessivi. Ai 130 del ministero dello Sviluppo economico si aggiunge un fondo da 20 milioni per le imprese agricole istituito presso il ministero delle Politiche agricole. Sulla “Delega fiscale” e riforma del catasto c’è l’accordo con Lega e FI. La maggioranza di Governo ha vissuto ieri una giornata di aggiustamenti, nuovi impegni economici e intese.
Aiuti ampliati e nuove norme
Le risorse serviranno a fronteggiare gli aumenti dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici nel 2022 e assicurare la realizzazione delle opere pubbliche e dei progetti finanziati con il Piano nazionale di Ripresa e il Piano nazionale degli investimenti complementari. Si tratta di disposizioni di competenza del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (Mims) contenute nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri. Nel pacchetto varato dal Cdm ci sono norme per favorire gli investimenti dei concessionari autostradali ed evitare che i maggiori costi si riflettano sui pedaggi. Tra le decisioni un incentivo per l’uso dei mezzi pubblici.
L’accordo sul catasto
Lega e Forza Italia, i due partiti del centrodestra di Governo esultano “con grande soddisfazione” “C’è un’intesa con Palazzo Chigi per rivedere gli articoli 2 e 6 della delega fiscale”. L’accordo prevede l’avere:
“Eliminato ogni riferimento al sistema duale, preservando i regimi cedolari esistenti e garantendo una armonizzazione del sistema fiscale: nessun incremento di tassazione potrà quindi colpire i risparmi o la casa degli italiani”. La soddisfazione più grande per Salvini e Tajani, è sulla riforma del
catasto quella di aver tolto “ogni riferimento ai valori patrimoniali degli immobili, consentendo l’aggiornamento delle rendite secondo la normativa attualmente in vigore e senza alcuna innovazione di carattere patrimoniale”. Superati i problemi che hanno tenuto in stallo la delega fiscale da mesi. L’accordo permettere di riprendere l’esame fermo in Parlamento. Matteo Salvini è soddisfatto: “Con flat tax e cedolare secca, Lega pronta a sostenere la delega. Ok all’imposizione su un milione di case fantasma”. Silvio Berlusconi inneggia alla soluzione positiva: “Battaglia dura ma vinta”. Il centrodestra evidenzia di aver: “Chiesto ed ottenuto che le aliquote Imu possano essere ridotte per effetto dell’emersione degli immobili fantasma”. La notizia non però è piaciuta alla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che a stretto giro polemizza. “La riforma del catasto altro non è che la patrimoniale mascherata che voleva Enrico Letta, non cadiamo dal pero”. Ieri sera il segretario del Pd, Enrico Letta, ironizza sulla Lega. “Non ci sarà un aumento delle tasse.
Oggi Salvini lo ha scoperto e dice e racconta che lo ha ottenuto lui. Vorrei ripetere con grande forza che secondo noi questo non è il metodo di stare al governo. In maggioranza”, chiosa Letta, “si sta essendo dentro le discussioni, attenti ai temi e soprattutto all’unità di quello che si fa” .
200 euro a tutti anche le colf
Il Cdm ha deciso arriverà a luglio l’indennità una tantum da 200 euro per lavoratori dipendenti, pensionati e disoccupati con redditi fino a 35mila euro.
Il Cdm ha chiarito inoltre che il bonus prevede un fondo anche per i lavoratori autonomi. I datori di lavoro, dei settori pubblico e privato, riconoscono il bonus in via automatica e verificano in sede di conguaglio se effettivamente spetta al dipendente oppure no, e provvedono eventualmente al recupero dell’importo. Il bonus di 200 euro grazie alla “spinta”dei ministri 5 Stelle e del dem Andrea Orlando arriverà anche ai percettori del Reddito di cittadinanza e agli stagionali, esclusi dalla prima versione del decreto. Anche i lavoratori autonomi avranno il bonus, ma sono ancora da definire forma e sostanza.Pendolari, bonus di 60 euro. Il Cdm ha inoltre previsto che, per mitigare l’impatto del caro-energia soprattutto su studenti e lavoratori con un reddito sotto i 35mila euro, venga istituito un fondo da 100 milioni di euro presso il ministero del Lavoro che erogherà un buono fino a 60 euro per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.
Superbonus tra liti, flop e cambi
Il Consiglio dei ministri è stata l’arena in cui si sono concentrate le tensioni e nuovi aggiustamenti. Il Superbonus tra politica e flop ha subito l’ennesimo cambio di regole. sulla cessione dei crediti d’imposta. Decisa una quarta cessione del credito (le banche potranno cedere i crediti ad altri clienti anche senza che prima ci sia un passaggio tra gli stessi istituti di credito) e del frazionamento dell’importo in più operazioni. Il Cdm sulla cessione dei crediti da bonus edilizi ha dato il nuovo via libera. Le banche potranno superare il limite numerico di cessioni fissato dalle varie strette, purché il credito venga venduto a clienti professionali che hanno un conto presso la banca stessa, oppure venga passato all’istituto capogruppo. Un allentamento dei vincoli che il mondo dell’edilizia chiede da tempo per rimettere in moto il meccanismo degli incentivi che negli ultimi mesi è andato a singhiozzo, visto che molte banche hanno raggiunto la capienza massima di crediti che sono in grado di assorbire
Polemiche accantonate
Per evitare contrasti ieri le polemiche sul Superbonus sono state messe in sordina.
Dopo le osservazioni trancianti del premier Mario Draghi sul Superbonus 110% “Sulla sua validità non siamo d’accordo”. Parole apparse come coronamento della profezia del ministro dell’economia e Finanze Daniele Franco quando nei mesi scorsi metteva in guardia che era in atto: “Una tra le più grandi truffe che la Repubblica abbia mai visto”; truffe poi confermate dall’Agenzia delle Entrate che segnala nella cifra sbalorditiva di 4,4 miliardi di euro.
Il pressing degli Edili
Le Associazioni Edili chiedevano di superare difficoltà normative e incertezze soprattutto sul fronte della cessione del credito di imposta. Secondo i dati forniti dall’Enea, a fine aprile il totale degli investimenti ammessi alla detrazione del 110% ammontava a 27,4 miliardi di euro, con detrazioni a carico dello Stato previste a fine lavori per oltre 30 miliardi.