Secondo i dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni dell’Agcom, nel 2021 il settore dell’editoria ha venduto una media giornaliera di 1,7 milioni di copie, un – 6,9% rispetto al 2020, mentre i quotidiani venduti in formato digitale hanno registrando nel corso dell’ultimo anno una crescita su base annua del +8,1%.
Le prime cinque testate del segmento digitale rappresentano oltre il 60% delle copie complessivamente vendute nel 2021, mentre il corrispondente valore per la versione cartacea quasi si dimezza (32,9%). In relazione ai diversi generi editoriali presenti sul mercato, i principali cinque quotidiani a diffusione nazionale considerati “generalisti” (L’Avvenire, Il Corriere della Sera, Il Messaggero, La Repubblica, La Stampa) vedono su base annua una flessione nella vendita di copie cartacee (-10,2%) superiore alla media, registrando peraltro, allo stesso tempo, una consistente crescita nella vendita giornaliera di copie in formato digitale (+14,2% su base annua e +19,5% rispetto al 2017).
I quotidiani sportivi in formato cartaceo (rispetto ai quali i volumi del formato digitale sono marginali), al contrario, sono quelli che nel corso di quest’anno hanno mostrato una riduzione minore (-3,3%), seppure, rispetto al 2017, hanno quasi dimezzato le vendite (-49,3%). Relativamente al campione preso in considerazione da ADS, l’analisi per operatore vede, in termini di copie complessivamente vendute nel 2021, Gedi quale principale gruppo editoriale (21,7%), seguito da Cairo/RCS (16,6%) e da Caltagirone Editore e Monrif Group (rispettivamente con l’8,6 e l’8,4%).
Analizzando i dati di utilizzo delle piattaforme online, nel mese di dicembre 2021, 44,6 milioni di utenti unici hanno navigato in rete per un totale di poco superiore a 59 ore di navigazione, in media, a persona. Ai primi posti della graduatoria si confermano l’insieme di siti web e applicazioni che hanno a riferimento i big player internazionali, seguiti da quelli relativi ad alcuni tra i principali gruppi editoriali nazionali (Rcs Mediagroup, Mediaset, ItaliaOnline, Gedi). Si evidenzia, inoltre, come nel 2021 l’andamento del tempo di navigazione sui principali siti di streaming video a pagamento sia stato mediamente pari a circa 44,2 milioni di ore mensili, in crescita del 4,5% rispetto al 2020 (anno caratterizzato dal “picco” di navigazione dovuto al lockdown nel trimestre marzo-maggio) e del 29,0% rispetto al 2019. Ciò si traduce, per l’intero anno 2021, con riferimento al numero di ore di navigazione in complessive 531 milioni di ore.