Il Piano nazionale che garantirà la piena copertura per la quinta generazione di telefonia mobile (5G) ha ricevuto l’approvazione della Commissione europea e sarà finanziato con 2 miliardi di euro attraverso i fondi del PNRR. Il finanziamento si tradurrà in sovvenzioni dirette a favore dei fornitori di servizi di comunicazione elettronica.
Per partecipare ai due bandi pubblicati a fine marzo, nei giorni scorsi la scadenza è stata posticipata dal 27 aprile al 9 maggio. E i beneficiari “saranno selezionati – sottolinea la vice presidente della Commissione, Margrethe Vestager – mediante procedura di gara aperta, trasparente e non discriminatoria”. A quel punto partiranno i lavori delle aziende destinate a realizzare collegamenti in fibra ottica per i siti radiomobili esistenti e nuove infrastrutture di 5G, caratterizzate da una maggiore velocità di trasmissione dei dati e da una significativa riduzione del consumo di energia. Il piano è incluso nella
“Strategia nazionale per la banda ultralarga”, ma nelle aree a fallimento di mercato si è inceppato a causa degli alti costi per gli operatori privati, non controbilanciati da adeguate previsioni di entrate. I fondi messi ora a disposizione, sotto forma di aiuti di Stato che non violano le norme sulla concorrenza, serviranno proprio a riequilibrare i bilanci. E ad agevolare una copertura che attualmente, secondo i dati del quarto trimestre 2021 elaborati dal consorzio “European 5G observatory”, raggiunge solo l’8,1% della popolazione italiana. Una percentuale concentrata nelle aree urbane, a fronte di cifre prossime allo zero nelle zone rurali. La disparità, già riscontrata con le precedenti reti, è in parte dovuta alla più limitata copertura della cella 5G, e in parte alla conformazione orografica dell’Italia. Motivo per cui in Paesi come Danimarca, Germania e Paesi Bassi la copertura arriva invece all’80% della popolazione.
A livello commerciale, la quinta generazione è sviluppata in 25 dei 27 Stati membri dell’Ue. Ma a livello privato in 12 Paesi la popolazione non ha accesso. Cosa che impedisce la realizzazione di una piena omogeneità di relazioni digitali sul territorio europeo. Senza contare i vantaggi che il 5G offre per lo sviluppo dei servizi, dai trasporti al turismo fino alla sanità. Con la telemedicina, infatti, questo tipo di connessione permette innovazioni sulla diagnostica a distanza e la robotica ospedaliera, grazie all’alto livello di affidabilità, continuità e sicurezza nella trasmissione dei dati.