lunedì, 16 Dicembre, 2024
Hi-Tech

Due miliardi dalla Ue per il 5G in Italia

Il Piano nazionale che garantirà la piena copertura per la quinta generazione di telefonia mobile (5G) ha ricevuto l’approvazione della Commissione europea e sarà finanziato con 2 miliardi di euro attraverso i fondi del PNRR. Il finanziamento si tradurrà in sovvenzioni dirette a favore dei fornitori di servizi di comunicazione elettronica.

Per partecipare ai due bandi pubblicati a fine marzo, nei giorni scorsi la scadenza è stata posticipata dal 27 aprile al 9 maggio. E i beneficiari “saranno selezionati – sottolinea la vice presidente della Commissione, Margrethe Vestager – mediante procedura di gara aperta, trasparente e non discriminatoria”. A quel punto partiranno i lavori delle aziende destinate a realizzare collegamenti in fibra ottica per i siti radiomobili esistenti e nuove infrastrutture di 5G, caratterizzate da una maggiore velocità di trasmissione dei dati e da una significativa riduzione del consumo di energia. Il piano è incluso nella

“Strategia nazionale per la banda ultralarga”, ma nelle aree a fallimento di mercato si è inceppato a causa degli alti costi per gli operatori privati, non controbilanciati da adeguate previsioni di entrate. I fondi messi ora a disposizione, sotto forma di aiuti di Stato che non violano le norme sulla concorrenza, serviranno proprio a riequilibrare i bilanci. E ad agevolare una copertura che attualmente, secondo i dati del quarto trimestre 2021 elaborati dal consorzio “European 5G observatory”, raggiunge solo l’8,1% della popolazione italiana. Una percentuale concentrata nelle aree urbane, a fronte di cifre prossime allo zero nelle zone rurali.   La disparità, già riscontrata con le precedenti reti, è in parte dovuta alla più limitata copertura della cella 5G, e in parte alla conformazione orografica dell’Italia. Motivo per cui in Paesi come Danimarca, Germania e Paesi Bassi la copertura arriva invece all’80% della popolazione.

A livello commerciale, la quinta generazione è sviluppata in 25 dei 27 Stati membri dell’Ue. Ma a livello privato in 12 Paesi la popolazione non ha accesso. Cosa che impedisce la realizzazione di una piena omogeneità di relazioni digitali sul territorio europeo. Senza contare i vantaggi che il 5G offre per lo sviluppo dei servizi, dai trasporti al turismo fino alla sanità. Con la telemedicina, infatti, questo tipo di connessione permette innovazioni sulla diagnostica a distanza e la robotica ospedaliera, grazie all’alto livello di affidabilità, continuità e sicurezza nella trasmissione dei dati.

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