mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Società

Osca, il nuovo osservatorio per monitorare le condizioni abitative

Dopo 22 anni da che era stato previsto, finalmente è nato l’Osservatorio Nazionale della Condizione Abitativa (Osca) all’interno del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, per approfondire le situazioni abitative nazionali, in particolare quelle connesse con l’edilizia residenziale pubblica.   Fortemente sostenuto dal ministro Enrico Giovannini, è stato costituito per l’acquisizione, la raccolta, l’elaborazione, la diffusione e la valutazione dei dati sulla condizione abitativa nei diversi territori e per sviluppare idee, progetti e politiche rispondenti alle reali esigenze dei cittadini e delle comunità.

Sullo schema di decreto del ministro che istituisce l’Osservatorio, si è svolta oggi un’informativa nel corso della Conferenza Unificata.   L’Osservatorio coordinerà gli incarichi del Mims con quelle delle altre amministrazioni coinvolte nella definizione dei documenti programmatici del Governo sulle politiche abitative, contribuirà alla definizione degli obiettivi strategici, alla valutazione della coerenza e dell’adeguatezza delle risorse finanziarie di programmi e progetti destinati all’edilizia residenziale pubblica o connessi con i temi dell’abitare.

Al Comitato d’indirizzo dell’Osservatorio, presieduto dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, partecipano i rappresentanti del ministero dell’Interno, del ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali, dell’Anci, del Coordinamento delle Regioni e dell’Istat, cui compete il ruolo fondamentale di acquisire e valutare i dati, sviluppare indicatori del disagio abitativo, monitorare gli effetti delle politiche che verranno realizzate. Il Comitato di indirizzo si avvale di un Comitato tecnico che gestisce operativamente il sistema informativo nazionale e, sulla base dei dati acquisiti, elabora proposte per la definizione di politiche volte a ridurre il disagio abitativo.

La Conferenza Unificata di oggi ha anche dato l’intesa a due schemi di decreto del ministro Giovannini relativi al Traporto Pubblico Locale (Tpl): il primo riguarda la ripartizione di 80 milioni per i servizi aggiuntivi previsti nel primo trimestre del 2022 necessari per contenere la diffusione del contagio da Covid-19, il secondo contiene misure di semplificazione per la compensazione dei minori ricavi registrati dalle aziende del settore negli anni 2022 e 2021 conseguenti alla crisi pandemica. In particolare, la modifica delle procedure di compensazione prevede che, nell’ipotesi in cui il contributo erogato dovesse risultare in eccesso per l’esercizio 2020, Regioni e Province autonome possano utilizzare la quota eccedente per le compensazioni inerenti all’esercizio 2021.

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